lo studio-shock sul rischio di “stress da caldo estremo” ai Mondiali del 2026

lo studio-shock sul rischio di “stress da caldo estremo” ai Mondiali del 2026
lo studio-shock sul rischio di “stress da caldo estremo” ai Mondiali del 2026
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Secondo uno studio scientifico, per la maggior parte dei giocatori della Coppa del Mondo 2026, ospitata da Stati Uniti, Messico e Canada, per la maggior parte dei giocatori esiste un “rischio molto elevato di stress da caldo estremo”.

Gli organismi saranno messi alla prova. Secondo uno studio pubblicato il 28 novembre sulla rivista Rapporti scientificii calciatori che parteciperanno ai Mondiali del 2026 dovranno affrontare un “rischio molto elevato di stress da caldo estremo”. L’allerta riguarda 10 dei 16 stadi selezionati per la competizione in programma dall’11 giugno al 16 luglio 2026 negli Stati Uniti, Canada e Messico.

Il rischio è particolarmente alto in caso di partite pomeridiane nei seguenti tre stadi: Dallas Stadium, Houston Stadium ed Estadio Monterrey. La temperatura avvertita dai giocatori potrebbe superare i 49,5°C, con una perdita d’acqua stimata in oltre 1,5 kg all’ora.

Ridotto contenuto di ossigeno a Città del Messico

Gli autori dello studio, ricercatori polacchi e tedeschi, hanno utilizzato indici “biometeorologici” per stimare la temperatura che può essere avvertita dai giocatori in pieno sforzo durante le partite. Ciò tiene conto sia della temperatura dell’aria che del livello di umidità, ma anche dell’attività fisica, del tempo trascorso nel recinto e dell’abbigliamento indossato.

“Si stima che lo stress da caldo più elevato si verifichi in tutti gli stadi tra le 14 e le 17”, osserva lo studio, notando un’eccezione per Miami, dove il picco di calore si osserva tra le 11 e mezzanotte.

Lo studio chiede anche di “tenere conto” del ridotto contenuto di ossigeno a Guadalajara (1.566 metri sul livello del mare) e all’Estadio Azteca in Messico (2.240 metri sul livello del mare). Quest’ultima è però la fase in cui lo stress termico sarà meno violento.

La pubblicazione di questo studio avviene in un momento in cui la FIFA sta valutando le date per l’organizzazione della Coppa del Mondo del 2034, promessa all’Arabia Saudita. Considerate le condizioni meteorologiche estive, ma anche gli eventi religiosi, il torneo potrebbe essere spostato a gennaio. Per la Coppa del Mondo 2022 in Qatar, la competizione si è svolta tra novembre e dicembre per evitare il caldo torrido estivo.

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