Deinze ha salvato i mobili riuscendo a schierare una squadra contro l’RFC Liegi. Alcuni giocatori del nucleo A sono comunque arrivati al completamento.
Contro i Francs Borains la squadra in campo era interamente composta da giovani locali, viste le minacce di fallimento che affliggevano il club. Contro l’RFC Liegi sono comunque partiti alcuni giocatori del settore professionistico.
Titolare a Rocourt, Alessio Staelens è uno di questi. “Ora ognuno pensa per sé. Il senso di gruppo è completamente scomparso”, ammette su Het Nieuwsblad. Ogni giocatore ora agisce secondo ciò che gli sembra giusto.
“Alcuni avevano già inviato una seconda lettera raccomandata al club e hanno deciso di non giocare nemmeno contro l’RFC Liegi. Invieranno anche una terza e ultima lettera, il loro contratto sarà risolto”, continua.
Aiuto reciproco e gestione di coloro che restano
Nonostante gli arretrati, Staelens si è fermato alla prima lettera, non voleva deludere il club. Il figlio di Lorenzo Staelens si allena due volte a settimana con l’Under 21. “La nomina dei due amministratori mi dà un barlume di speranza”, ammette.
Non getta la spugna: “Sono qui da sei anni e rimango per rispetto all’ex presidente Denijs Van de Weghe e a sua moglie Kathleen. Il viaggio in pullman fino a Liegi lo ha pagato lui. Uno sponsor anonimo ha offerto un pasto.”
Alcune persone si stanno ancora impegnando. La situazione però è critica: “Gli amministratori hanno deciso che non potevamo più allenarci Deinze. Vogliono mantenerlo al minimo”.