Da diversi giorni è guerra aperta tra il Barça e le sue tifoserie. Nuovo episodio questa domenica, poiché la Grada d’Animació (gruppo che riunisce i più ferventi sostenitori blaugrana) ha diffuso un comunicato stampa in seguito alla decisione del club di chiudere definitivamente il proprio spazio a causa del rifiuto di pagare multe di 21.000 euro legate agli insulti pronunciati da questa zona durante partite varie. Albert Yarza, presidente di Penya Almogàvers, ha espresso il suo disappunto per la decisione, sottolineando che il problema va oltre l’aspetto finanziario.
Nella loro dichiarazione, i gruppi Grada d’Animació hanno criticato diversi aspetti della gestione del club, affermando che i tifosi stanno perdendo sempre più influenza storica. Hanno deplorato la comunicazione insufficiente, la commercializzazione dello stadio da parte dei turisti, il divieto di espressioni autentiche dei tifosi e le decisioni prese senza consultare i socios. Hanno denunciato anche la priorità data allo spettacolo e al marketing a scapito dell’identità e dei valori tradizionali del club. Il comunicato stampa si conclude con la promessa di lottare per i propri diritti di soci e di difendere l’essenza del club, che secondo loro è minacciata dall’attuale dirigenza.
Il comunicato completo di Grada d’Animació
“Cari soci, soci e sostenitori,
Negli ultimi giorni sono stati pubblicati molti commenti sulla chiusura della nostra area di supporto. Adesso è il momento di parlare apertamente.
Dopo decenni trascorsi a sostenere la squadra nei suoi momenti migliori e peggiori, in casa e fuori, siamo stati privati di festeggiare e goderci il nostro 125° anniversario.
Non si tratta solo di sanzioni economiche che non vogliamo pagare, la posta in gioco è molto di più.
A poco a poco si perde il ruolo del socio, che è sempre stato centrale. La comunicazione è inesistente, le proposte vengono respinte senza giustificazione e le normali rivendite sono ancora autorizzate. Lo stadio si riempie di turisti, l’autentica atmosfera del calcio è soffocata da distrazioni superficiali come le “kiss cam” e le truffe sui prezzi. C’è una mancanza di trasparenza nelle decisioni importanti e una repressione di ogni forma di espressione o di discorso contrario al management.
Vendono il club economicamente e socialmente.
La chiusura della nostra zona è un nuovo passo nella morte sociale del club. Se non reagiamo, finiranno per distruggere ciò che abbiamo di più prezioso.
La dignità dell’istituzione non può essere negoziata. E nemmeno la storia del club. I valori del club e i sentimenti di soci e sostenitori sono ancora meno negoziabili.
Lotteremo per i nostri diritti come socios, come tutti gli altri. È nelle nostre mani. »
Podcast in primo piano
VITA DEGLI UOMINI
Per riassumere
Mentre da giorni è dichiarata guerra tra il Barça e i suoi più ferventi sostenitori, questi ultimi hanno diramato un comunicato stampa. Con un grosso attacco alla dirigenza del club, che ha privato gli ultimi festeggiamenti per il 125esimo anniversario del club.