Domenica 1 dicembre Roland Claverie ha accusato un malore durante la maratona di Torino. L’Alto Savoiardo, un esperto corridore di 48 anni, presentato come “generoso, premuroso e rigoroso” da chi gli era vicino, è morto nell’ultimo chilometro della corsa.
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“È scioccante, è brutale, è tragico“La comunità dell’atletica di Annecy piange la morte di Roland Claverie, deceduto durante la maratona di Torino organizzata questa domenica 1 dicembre.”Si stava preparando per questa maratona da quattro mesi“, dice il suo allenatore Jean-François Pinon.
Vittima del disagio, il quarantenne è crollato durante l’ultimo chilometro prima del traguardo. “Ero preoccupato di non avere sue notizie nel pomeriggio, di non avere un messaggio vocale per il debriefing della garacontinua l’allenatore, che ha accompagnato il suo atleta a distanza dalla Reunion. È un malessere inaspettato, che può verificarsi nonostante tutti i migliori monitoraggi del mondo. Non può essere spiegato e non c’era nessun segnale di avvertimento lì”.
Istruttore sportivo del palazzetto del ghiaccio di Ginevra, Roland Claverie di Annecy era un corridore esperto, appassionato di trail e di corse lunghe. Recentemente ha partecipato all’UTMB, a Sierre-Zinal in Svizzera, e allo Swiss Canyon Trail durante il quale ha corso 83 chilometri.
Il quarantenne viene descritto da chi gli è vicino come “premuroso, umano e investito” all’interno del club di atletica di Annecy. Dall’annuncio della sua morte, molti tributi gli sono stati resi sui social network.
“Non è perché facciamo uno stress test che siamo al sicuro, continua Adrien Séguret. La morte improvvisa può capitare a chiunque, anche ai calciatori professionisti che sono già stati visti crollare nel bel mezzo di una partita.“, commenta Adrien Séguret, amico ed ex allenatore di Roland Claverie.
“Ricordo di lui che era uno sportivo generoso, che voleva sempre fare tutto ciò che gli stava a cuore. Non si chiedeva se fosse realizzabile o meno, si assicurava di vivere le cose al massimo senza avere rimpianti” conclude.