Il barometro dei favoriti del Tour de France: Pogacar acuto, Vingegaard rassicurato ma solo

Il barometro dei favoriti del Tour de France: Pogacar acuto, Vingegaard rassicurato ma solo
Il barometro dei favoriti del Tour de France: Pogacar acuto, Vingegaard rassicurato ma solo
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Pogacar, prendi la mano

Mentre lunedì aveva rinunciato volontariamente alla maglia gialla in favore di Carapaz, dopo averla vinta involontariamente il giorno prima a Bologna, Tadej Pogacar ha messo a segno il suo primo artiglio a 800 metri dalla vetta del Galibier facendo cadere la ruota Jonas Vingegaard. Al di là di questa vittoria al primo turno, è stata la forza d’attacco della sua squadra degli Emirati Arabi Uniti a lasciare una forte impressione. “È stata una grande prestazione di tutta la squadra, soprattutto di João Almeida e Juan Ayuso al Galibier prima del grande lavoro di Tadej Pogacarha affermato Mauro Gianetti, dirigente della squadra Emirates. È una prestazione incredibile. »


Vingegaard supera la prova, non la sua squadra

Il danese è stato ancora l’unico in grado di rispondere all’attacco di Pogacar, ma ha rilasciato un tornante più avanti ed è caduto 10 secondi dietro allo sloveno in cima al Galibier. Non è riuscito a colmare il divario in discesa ed è finito 37 secondi dietro, ripreso da diversi corridori tra cui Evenepoel e Roglic. Ma ha voluto risultare positivo, dopo questo primo test in alta montagna. “Mi sarebbe piaciuto colmare il divario, ma è così. Siamo venuti qui aspettandoci di perdere tempo in tre tappe nei primi quattro giorni, quindi perdere solo una volta è abbastanza positivo.”giudicato Vingegaard, 3° a 50 secondi assoluti.

Questo primo test, però, è più preoccupante per la sua squadra. Matteo Jorgenson è stato infatti l’unico Visma-Lease a bike una volta superato Lautaret, e l’americano, che “ho avuto giorni migliori”sorrise, scese a quattro chilometri dalla vetta, lasciando il suo leader di fronte a quattro Emirati Arabi Uniti. “Lo aspettavamo”ritiene il direttore sportivo Grischa Niermann.

Evenepoel sta finalmente andando bene

Remco Evenepoel è apparso una volta come l’unico in grado di seguire Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard durante l’attacco dello sloveno sulle pendici finali del Galibier. Ma era un’esca. Fin dall’inizio della discesa è stato raggiunto dal gruppo formato da Carlos Rodriguez, Primoz Roglic e Juan Ayuso. Prima di essere sorpassato, scomodo in certi tornanti, bruciato da una ricognizione sul bagnato qualche settimana fa.

Il belga ha perso fino a 7 secondi, prima di sfruttare le sue qualità di guida negli ultimi dieci chilometri e i tratti più rettilinei e meno tortuosi, come aveva immaginato, per inserirsi nel gruppo con Vingegaard, Ayuso, Roglic e Rodriguez. Il belga è addirittura arrivato secondo di tappa, con un bonus.

Roglic limita il caso

Il leader della Red Bull Bora-Handsgrohe ha fatto temere il peggio per primo ritrovandosi tagliato fuori dal gruppo principale all’inizio della tappa, durante l’interminabile salita verso Sestriere (39,9 km al 3,7% di media). Ma con l’aiuto dei compagni è tornato rapidamente nel gruppo dei favoriti. Dopo ? Lo sloveno non è riuscito a seguire l’attacco di Tadej Pacacar al Col du Galibier, come la maggior parte degli altri corridori di testa. Ha saputo ancora forzarsi nella discesa verso Valloire per raggiungere Remco Evenepoel e poi Jonas Vingegaard. Roglic non è riuscito tuttavia ad ottenere il minimo bonus al traguardo, finendo 4° nella tappa a 35 secondi da Pogacar. Ora occupa il 5° posto assoluto, a 1’14 dal connazionale.

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