Le questioni giuridiche dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 – Episodio 3 – Giochi Olimpici e lotta al doping: quale organizzazione per la lotta al doping durante i Giochi di Parigi 2024? – Attività commerciale

Le questioni giuridiche dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 – Episodio 3 – Giochi Olimpici e lotta al doping: quale organizzazione per la lotta al doping durante i Giochi di Parigi 2024? – Attività commerciale
Le questioni giuridiche dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 – Episodio 3 – Giochi Olimpici e lotta al doping: quale organizzazione per la lotta al doping durante i Giochi di Parigi 2024? – Attività commerciale
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Nell’aprile 2024, tre mesi prima dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi (Giochi Olimpici del 2024), New York Times e il canale tedesco ARD ha rivelato che ventitré atleti cinesi risultati positivi al test nel 2021 hanno potuto partecipare ai Giochi di Tokyo dopo essere stati presumibilmente autorizzati nella massima segretezza dall’Agenzia mondiale antidoping (WADA). Sulla scia di queste rivelazioni, l’agenzia antidoping americana ha parlato di un “trucco ai massimi livelli della WADA”, che avrebbe “messo sotto il tappeto questi casi positivi”. Undici di questi atleti figurano oggi nella lista che la Cina invierà a Parigi. Non c’è dubbio che questi atleti, come tutti gli altri, saranno particolarmente monitorati durante i Giochi di Parigi per evitare gli errori dei Giochi di Londra del 2012 con più di 70 medaglie ritirate o riconsegnate. a posteriori.

Giochi Olimpici e lotta al doping: una storia antica

I primi atleti squalificati per doping ai Giochi, dopo l’introduzione dei test, furono il pentatleta moderno svedese Hans-Gunnar Liljenwal ai Giochi del Messico del 1968 (per eccessive tracce di alcol) e, quattro anni dopo, un giocatore di hockey su ghiaccio tedesco , Alois Schloder, risultò positivo all’efedrina (Giochi invernali di Sapporo nel 1972).

Dopo aver elaborato la Carta Olimpica Internazionale contro il Doping nel 1988 con l’obiettivo di armonizzare le regole, il Comitato Olimpico Internazionale (di seguito, CIO) ha sostenuto l’esistenza di un’Agenzia Mondiale Antidoping (di seguito, WADA), una fondazione di diritto privato svizzero finanziato in parti uguali dal movimento sportivo e dagli Stati, creato nel 1999, con sede a Losanna.

Nel 2003, la WADA ha emanato un codice antidoping globale che stabilisce i propri poteri e regole destinate ad applicarsi a tutti gli sport e in tutti i paesi (elenco dei prodotti e dei processi vietati, organizzazione dei controlli, sanzioni e procedure disciplinari, ecc.). Tutte le federazioni sportive internazionali rappresentate ai Giochi Olimpici hanno sottoscritto questo codice sin dai Giochi di Atene del 2004.

E…

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