Motsepe accusato di aver stretto un patto faustiano!

Motsepe accusato di aver stretto un patto faustiano!
Motsepe accusato di aver stretto un patto faustiano!
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L’organizzazione della Coppa d’Africa 2025 (CAN), che finalmente si svolgerà nel 2026 in Marocco in date considerate inappropriate, sta causando intense polemiche all’interno del calcio africano. Al centro delle critiche c’è il presidente della Confederazione calcistica africana (CAF), Patrice Motsepe. Accusato di aver sacrificato gli interessi dell’Africa per le sue ambizioni personali, Motsepe deve affrontare gravi accuse di interferenza della FIFA sotto la guida di Gianni Infantino.

Il famoso giornalista Osasu Obayiuwana ha recentemente condiviso un post rivelatore sui social media, evidenziando questo problema. “Sabato ho avuto una conversazione con un ex alto funzionario della Federcalcio sudafricana che ha già avuto interazioni con il presidente della CAF Patrice Motsepe. Gli ho chiesto perché Motsepe si arrende all’ingerenza della FIFA nel calcio africano, dando l’impressione di essere debole e privo di carattere di leadership“, ha spiegato innanzitutto, prima di condividere la risposta del suo interlocutore: “Sono piuttosto perplesso dal modo in cui la FIFA sta interferendo nel CAF che gestisce, perché il Motsepe che conosco non è una persona debole. Quando non è soddisfatto di una situazione che vuole cambiare, può essere molto determinato a ottenere ciò che vuole. L’ho visto io stesso. Non è arrivato dove è nella vita perché è debole.

Può darsi semplicemente che Motsepe, arrivato a questa posizione grazie al coinvolgimento di Gianni Infantino, sia piuttosto soddisfatto dei termini dell’accordo stipulato con coloro che lo hanno portato alla presidenza e non veda quindi alcun motivo per opporsi all’accordo che è stato fatto per condurlo lì, perché gli fa comodo”, ha anche sottolineato.

Il nostro collega nigerianoche funziona in particolare per Il guardianoha poi analizzato le cose in questo modo: “Sono convinto di questo argomento, perché Motsepe non è uno sciocco, contrariamente a quanto dicono molti. Ma l’Africa sta pagando un prezzo insopportabile per il patto faustiano che a quanto pare ha stretto. Ha perso il diritto di controllare il proprio futuro e le sue competizioni, come la CAN e la CAN femminile. Senza una leadership forte in grado di difendere gli interessi del calcio africano dagli attacchi esterni, il futuro del calcio nel continente è davvero cupo.

Motsepe è quindi accusato di aver stretto un “patto faustiano”, espressione che si riferisce all’idea di vendere la propria anima al diavolo in cambio del potere o del successo. In questo contesto, Motsepe è accusato di aver ceduto alle richieste della FIFA e di Gianni Infantino di ottenere la presidenza della CAF, a scapito degli interessi del calcio africano.

Una perdita di autonomia per l’Africa

La critica principale è che Motsepe avrebbe permesso alla FIFA di interferire ancora di più negli affari della CAF, compromettendo così l’autonomia e la sovranità del calcio africano. Competizioni importanti come la POTERE e la Coppa delle Nazioni africane femminili sono particolarmente colpite, perdendo la loro indipendenza a vantaggio di interessi esterni, come la CAN 2025, rinviata appositamente per consentire l’organizzazione della Coppa del mondo per club nell’estate del 2025.

L’ex capo della SAFA (Federazione calcistica sudafricana), che conosce bene Motsepe, esprime il suo stupore per questa situazione. Secondo lui, Motsepe non è una persona debole e ha sempre mostrato una determinazione incrollabile per ottenere ciò che vuole. Ma crede che il sostegno di Gianni Infantino all’elezione di Motsepe abbia creato una sorta di debito morale, rendendo Motsepe riluttante a sfidare la FIFA, anche quando danneggia gli interessi africani.

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