Lo skipper di Vulnerable ha preso il comando alla fine della stasi alle 19:00.
Thomas Ruyant è stato il primo skipper a lasciare i Doldrums, una zona di convergenza intertropicale nota per il suo clima instabile che ha rallentato la flotta, e giovedì ha preso il comando della Vendée Globe per la prima volta. In serata, Ruyant ha attraversato l’equatore in 11 giorni, 07 ore, 08 minuti e 15 secondi. Tuttavia, non ha battuto il record stabilito da Alex Thomson nel 2016 in 09 giorni, 07 ore, 02 minuti e 09 secondi.
Al check-in delle 19:00, il 43enne nordista, 6° nell’ultima Vendée Globe, era 13 miglia davanti al britannico Sam Goodchild dopo avergli rubato il posto di leader durante la notte grazie ad un’opzione un po’ più a ovest mi sentivo bene. “Nel cuore della notte, in quattro ore, la sua velocità era di 16,9 nodi, rispetto ai 5-6 nodi di Sam (Goodchild) e Sébastien (Simon, attualmente 4°)», Spiega Pierre Hays dal direttore di gara. “Riuscì a trovare un passaggio meno complesso e ad approfittarne.»
In un’imboscata, Charlie Dalin (Macif), Nicolas Lunven (Holcim-PRB) e Yoann Richomme (Paprec Arkea) rimanevano minacciosi a meno di 60 miglia da Rettant e l’intero gruppo di testa si dirigeva verso l’equatore che dovevano oltrepassare nella notte. “Sembra che siamo ormai fuori dalla depressione. In ogni caso sembra così perché si stabilizza!», ha apprezzato Yoann Richomme, durante la sessione ufficiale con gli organizzatori. “Il Pot è stato intenso, con non poche raffiche e venti molto instabili, sia di forza che di direzione, ma è stato breve», ha assaporato il campione in carica Yannick Bestaven (Maître Coq).
Prima di tuffarsi nell’Atlantico meridionale al largo delle coste del Brasile, i marinai del Vendée Globe, come vuole la tradizione, offriranno un po’ di vino a Nettuno e si augureranno un buon viaggio fino all’arrivo. La parte posteriore della flotta ha appena iniziato ad attraversare la depressione.
Classifica alle 20:00:
1. Thomas Ruyant (Vulnerabile) 21.323,94 miglia nautiche dall’arrivo
2. Sam Goodchild (vulnerabile) 13,10 miglia dal primo
3. Charlie Dalin (Macif Santé Prévoyance) a 36,01 miglia
4. Sébastien Simon (Groupe Dubreuil) a 37,89 miglia
5. Nicolas Lunven (Holcim – PRB) a 48,08 miglia
6. Yoann Richomme (Paprec Arkéa) a 54,87 miglia
7. Justine Mettraux (Teamwork-Team Snef) a 55,28 miglia
8. Jérémie Beyou (Charal) a 57,94 miglia
9. Paul Meilhat (Biotherm) a 61,89 miglia
10. Yannick Bestaven (Maître Coq V) 63,05 miglia dal primo
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