I subacquei la soprannominarono Sweet Girl. Questa giovane megattera è stata uccisa l’8 ottobre da una nave mercantile al largo della costa tahitiana di Faa’a.
Ogni anno, migliaia di balene come Sweet Girl vengono ferite o uccise dopo essere state colpite dalle navi. Le collisioni rimangono la principale causa di mortalità diretta di questi mammiferi marini. Uno studio pubblicato giovedì 21 novembre sulla rivista Scienza tenta di quantificare i rischi di questi incontri per quattro specie minacciate dalla navigazione: balenottere azzurre, balenottere comuni, megattere e capodogli.
Il team di ricerca internazionale ha incrociato più di 435.000 posizioni di balene con i dati di localizzazione di quasi 176.000 imbarcazioni. Questo lavoro ha permesso di identificare “punti caldi” incontro tra navi e cetacei.
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«Ces Le collisioni sono molto difficili da osservare direttamente e spesso passano inosservate. Modellare il rischio di collisione come facciamo nel nostro studio è quindi uno strumento utile per identificare le aree che potrebbero essere le più problematiche. “, spiega l’autrice principale Briana Abrahms, professoressa di biologia all’Università di Washington e ricercatrice presso il Center for Ecosystem Sentinels.
Situazione critica nel Mediterraneo
Il team accademico riferisce che il trasporto marittimo globale si sovrappone per circa il 92% agli areali di queste quattro specie di balene. La totalità del fenomeno è impressionante. Le zone più a rischio sono principalmente lungo la costa occidentale del Nord America, diverse regioni delle coste sudamericane, del Mediterraneo, delle Azzorre, della costa africana, dell’Oceano Indiano settentrionale, delle coste australiane e dell’Asia orientale. Solo la regione meridionale viene risparmiata a causa del traffico marittimo meno intenso. Tuttavia, solo il 7% di queste aree a rischio beneficia attualmente di misure protettive adeguate per limitare queste collisioni, in particolare riducendo la velocità delle navi.
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Sebbene sia difficile stimare il numero esatto di balene colpite, diversi studi regionali hanno esaminato questo fenomeno. Uno studio pubblicato in Frontierenel luglio 2019, ha rivelato che 51 balene spiaggiate sono state causate da collisioni al largo delle coste francesi tra il 1972 e il 2017. Lo studio evidenzia la situazione critica nel Mediterraneo, dove una balena spiaggiata su cinque mostrava tracce di collisione con una nave. Le due sottopopolazioni presenti nel Mediterraneo sono classificate come vulnerabili nella lista rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN).
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