Il Comitato nazionale olimpico e sportivo francese (CNOSF) batte i pugni sul tavolo. Mentre fervono le elezioni all’interno delle varie federazioni sportive, emergono numerose polemiche. Nel pugilato, Sarah Ourahmoune ha gettato la spugna dopo aver ricevuto messaggi razzisti e sessisti, mentre Estelle Mossely ha denunciato “voci e messaggi diffamatori”. Anche molti elenchi di diverse discipline sono stati invalidati.
Questo mercoledì, la CNOSF ha voluto ricordare “le sue raccomandazioni etiche per le campagne elettorali federali”. In un comunicato stampa, i membri dell’Ufficio esecutivo hanno ricordato le “regole basate sui valori del rispetto e della tolleranza, atte a garantire lo svolgimento delle elezioni federali in condizioni democratiche e pacifiche. » “La CNOSF desidera riaffermare che i candidati ed i loro sostenitori devono adottare un comportamento dignitoso e misurato”, si legge.
“Alcuni commenti sono del tutto inaccettabili”, dichiara il presidente della CNOSF, David Lappartient. Condanno fermamente commenti di questo tipo che attentano alla dignità delle persone. Assicuro pieno sostegno a coloro che ne sono stati vittime. Non mancheremo di fare il punto e di trarre insegnamenti da questo evento elettorale. » La legge sportiva del 2 marzo 2022, che mirava a democratizzare lo sport in Francia, è già criticata. L’analisi verrà fatta dopo le elezioni.