Dopo New York, Nizza, Crystal Palace e, più recentemente, Strasburgo, Patrick Viera sperimenterà un nuovo club come allenatore di una squadra professionistica. Ed è tornato in Italia, dove aveva giocato da giocatore soprattutto nella Juve e nell’Inter.
“Il Genoa comunica di affidare le redini della prima squadra a Patrick Vieira”, ha detto mercoledì il Genoa, 17esimo in campionato con sole 2 vittorie e un solo punto di vantaggio sulla zona rossa. “Benvenuto signore”, ha concluso, come è consuetudine in Italia per gli allenatori. Come previsto, l’ex campione del mondo succede ad Alberto Gilardino, licenziato martedì dall’incarico.
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Dall’inizio della stagione, l’ex centrocampista dell’Arsenal lavora come consulente sul canale DAZN, dopo essere stato esonerato dallo Strasburgo a luglio dopo una stagione deludente. Gli alsaziani hanno concluso al 13° posto con la permanenza in Ligue 1 assicurata a pochi giorni dalla fine del campionato, ma anche quattro sconfitte nelle ultime cinque partite.
Una valutazione da allenatore metà fico e metà uva
Il club, di proprietà del consorzio BlueCo che possiede anche il Chelsea, ha poi preferito puntare sulla gioventù e sulle ambizioni dell’inglese Liam Rosenior, spingendo Patrick Vieira verso l’uscita a poche settimane dalla ripresa della Ligue 1. Quest’ultimo ha avuto anche altri mandati poco brillanti al Nizza (2018-20) e al Crystal Palace (2021-2023), dopo aver iniziato dalla panchina del New York City (2015-18).
Da giocatore, però, il centrocampista ha vinto quasi tutto, sia con la nazionale francese (Mondiali 1998, Europei 2000, Confederations Cup 2001) ma anche con l’Arsenal (doppietta di Coppa-campionato nel 1998 e 2002, stagione invincibile Premier League nel 2003-2004…) o con l’Inter tra il 2006 e il 2010 (quattro Scudetti, una Coppa e una Supercoppa Italiana).
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