Un inverno caldo per i Leoni. Guidati da un fragoroso Habib Diarra e dalle scelte vantaggiose del loro allenatore, gli uomini di Pape Thiaw hanno dominato gli innocui Burundi per l’ultima dell’anno (2-0). Come quello che abbiamo riscontrato da tempo con i centravanti della selezione, Chérif Ndiaye non ci è riuscitoÈ la sua prima da titolare, mentre Cheikh Tidiane Sabaly sta già segnando punti.
Edouard Mendy (6/10) : A differenza della partita contro il Burkina Faso, il portiere dei Lions non ha avuto molto da rimuginare ma ha fatto il suo lavoro su palloni aerei, trasmissioni e l’unico intervento che ha dovuto fare. Un tiro in porta di Shassiri Nahimana (64esimo).
Krépin Diatta (6/10): Il lato destro della serata era completamente corretto su questo punto. Senza rompere lo schermo, il giocatore dell’AS Monaco è stato all’altezza del compito difensivamente con buone ritiri. Nella preparazione, si è combinato molto con Iliman Ndiaye e ha reso pericolosi i suoi cross, anche se c’è stata un po’ di mancanza di precisione tecnica.
Kalidou Koulibaly (6.5/10) : Rimasto nell’undici titolare, il capitano della nazionale senegalese è stato serio questo martedì, come il suo compagno difensivo della serata. E questo, fin dall’inizio, segna il suo territorio con un superbo contrasto su Bonfils-Caleb Bimenyimana (2°). Molto presente nelle trasmissioni, è all’origine della partitura iniziale con il suo magnifico passaggio per rompere il blocco burundese e servire Diarra. Sostituito al 69′ da Abdoulaye Seck (senza valutazione) che hanno contribuito a preservare la solidità difensiva della serata.
Abdou Diallo (6/10) : Di nuovo titolare dopo quattro partite senza giocare, il difensore centrale dell’Al-Arabi ha giustificato la fiducia dell’allenatore Pape Thiaw. L’ex giocatore del Paris Saint-Germain si è distinto con numerosi duelli vinti, soprattutto in campo aereo. Serio e solido, Abdou Diallo è stato pulito anche nelle ripartenze e non ha mancato di proiettarsi. Un’alternativa credibile.
El Hadji Malick Diouf (6.5/10) : Molto più che nella partita contro il Burkina Faso, il giocatore dello Slavia Praga ha lavorato sui cross ed è stato all’origine di diverse situazioni in area burundese. In difesa, non ha avuto difficoltà a bloccare il lato destro avversario, in particolare sulle rare salite di Akbar Muderi e Bienvenue Kanakimina. Partita davvero seria per El Hadji Malick Diouf.
Idrissa Gueye (6/10) : Sempre a suo agio a centrocampo all’età di 35 anni, ha mostrato molta personalità con la palla per servire in profondità i suoi compagni e aprire il gioco. Soprattutto, ha portato impatto fisico contro gli avversari burundesi, sicuramente molto timidi. La sua età non rispecchia davvero la sua prestazione: nessuno ha toccato più palla di lui (103) e completato più passaggi di lui (84 passaggi riusciti su 92 tentativi). Il tempo passa ma lui resta, per buone ragioni.
Pape Matar Sarr (7/10) : Di nuovo titolare dopo aver giocato qualche minuto contro il Burkina Faso, il centrocampista del Tottenham stasera c’era davvero. È stato uno dei pochi a dare il via alla rivolta quando i Leoni si sono imbattuti nel blocco burundese, come dimostra la sua superba sequenza al servizio di Chérif Ndiaye poco prima della mezz’ora. Ha dato vita, con le sue proiezioni, all’immagine di questa azione e questo tiro viene respinto da Nahimana (68esimo), e rimane costante fino alla sua uscita al 87esimo minuto, sostituito da Ismaël Pathé Ciss (senza valutazione).
Habib Diarra (9/10) : Dopo il suo magnifico primo gol contro il Burkina Faso, il centrocampista dello Strasburgo aveva ancora fuoco nelle gambe e lucidità. Sebbene i Leoni a volte manchino di acutezza, Habib Diarra si è ispirato a diverse azioni volte a mettere in difficoltà il blocco burundese. Molto legato ai suoi compagni, in particolare Iliman Ndiaye, ha sbloccato la situazione al 35′, dopo aver recuperato un passaggio di Koulibaly e approfittato di un delizioso servizio del giocatore dell’Everton. Poco dopo è lui a fare la differenza con il gesto, ma il suo tiro viene intercettato dal portiere (37esimo). L’uscita di Iliman non lo ha calmato. Dopo l’intervallo, ha fatto alcune combinazioni interessanti con Cheikh Tidiane Sabaly, che lo ha servito per il gol dell’intervallo su una nuova palla in tuffo. Con tre gol in questo scambio, Diarra è stato molto decisivo. Sostituito nel 70e minuto al Lamine Camara (senza valutazione), i cui calci piazzati portarono rapidamente pericolo.
Istruzione indiana (6/10) : Nel ruolo di ala destra ma spesso centrato, l’attaccante dell’Everton è stato quello che ha causato più caos nei campi burundesi nel primo periodo. Se a volte gli è mancata la precisione tecnica per concludere al meglio le sue azioni (24°, 27°, 30°), è riuscito a destabilizzare il muro avversario grazie ai suoi dribbling ondeggianti e alle sue prese di palla. Alla fine, sistemando la difesa, è riuscito a servire idealmente Habib Diarra per il primo gol. Sostituito al 45′ da Cheikh Tidiane Sabaly (6/10), l’esterno dell’FC Metz ha fatto un grande ingresso diventando un passante decisivo nel 2-0 per la sua prima volta con la A. Senza esitazione, ha portato molte percussioni per sollecitare i suoi compagni, e questa prestazione dovrebbe convincere il prossimo allenatore a ricordarglielo durante i prossimi incontri.
Chérif Ndiaye (4/10): Per l’esordio da titolare, l’attaccante della Stella Rossa Belgrado non ha vissuto una serata fortunata e quindi non ha sfruttato appieno la sua occasione. Quindi, ovviamente, era presente nei turni e nel gioco spalle alla porta, ma la sua stazza non si è fatta sentire molto nella difesa burundese. Non sempre ha fatto le chiamate giuste per trovare i palloni sui numerosi cross senegalesi della serata. Sostituito al 77′ da Habib Diallo (senza valutazione). A confermare le difficoltà dei centravanti della selezione.
Sadio Mané (4,5/10): Nel primo periodo l’attaccante dell’Al-Nassr si è fatto notare per la sua mancanza di precisione tecnica e di applicazione, come questo cross al 31′. Maldestro per gran parte della partita, il capocannoniere nella storia della selezione è stato il giocatore che ha perso più palloni (21) e non è riuscito a fare la differenza nei suoi tentativi. Da segnalare comunque l’attività nell’ultimo quarto d’ora per combinare con El Hadji Malick Diouf o Pape Matar Sarr, ma questo rimane insufficiente.
Papa Thiaw (8/10): È difficile dargli torto per gran parte del suo mandato ad interim. Quattro partite, quattro vittorie, otto gol fatti, zero gol subiti e soprattutto, ma soprattutto una partita molto più avvincente e cambi di orario, l’ex allenatore di Niarry Tally ha compiuto perfettamente la sua missione e, qualunque cosa accada riguardo al suo futuro, potrà tenere la testa alta. Contro il Burundi, ha dimostrato ancora una volta di avere le carte in regola per guidare questa squadra oltre questo mese. Certamente la sua composizione era attesa, ma la sua scelta ha permesso ai suoi giocatori, come Iliman Ndiaye e Habib Diarra, di esprimersi appieno. Non è colpa sua se Chérif Ndiaye non è riuscito a segnare, ma gli ha dato l’occasione che il giocatore meritava. Sembra che abbia trovato la formula. Resta ora da vedere su cosa verrà realmente giudicato per mantenere la sua posizione.
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