Stadio Rennais. Tra la SRFC e l'Argentina, un tango sconvolto

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L'arrivo di Jorge Sampaoli sulla panchina dello Stade Rennais ravviva un legame con l'Argentina, e più in generale con il Sudamerica, che raramente ha dato frutti in passato.

Oscar Muller (2° da destra), trasferitosi allo Stade Rennais a metà degli anni '80, è uno dei rari argentini ad avere successo al Rennes. | ARCHIVI DELLA FRANCIA OCCIDENTALE


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  • Oscar Muller (2° da destra), trasferitosi allo Stade Rennais a metà degli anni '80, è uno dei rari argentini ad avere successo al Rennes. | ARCHIVI DELLA FRANCIA OCCIDENTALE

Jorge Sampaoli incarna una rivoluzione culturale allo Stade Rennais, dove è il primo allenatore non europeo in oltre 120 anni di storia. Spingendo per l'arrivo del tecnico argentino, il presidente Arnaud Pouille e il direttore sportivo Frederic Massara avevano comunque la volontà di “rompere i codici” di un club che è rimasto spesso in una logica franco-francese per l'attribuzione delle sue principali posizioni strategiche. Soprattutto nell'era Pinault, visto che Sampaoli è il primo straniero nell'organigramma della SRFC dopo 18 anni e la partenza di László Bölöni.

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