Bisognava ascoltare, ma giovedì intorno al 25° minuto di gioco un leggero mormorio e qualche applauso hanno attraversato l’arena vodese. Il motivo? La classifica in diretta della National League è apparsa sul Videotron. Poiché in quel momento l’LHC (terzo prima della partita) era in vantaggio per 2-0 contro gli ZSC Lions, erano temporaneamente al vertice dell’élite svizzera dell’hockey.
Le successive apparizioni della gerarchia non hanno scatenato alcuna reazione. Il primo posto, però, è diventato argomento di pubblico, una volta suonata la sirena finale che ha confermato il successo dell’LHC (2-0). “È bello essere primi, ma la stagione è ancora lunga”, sussurra un tifoso all’amico mentre esce dalla pista di pattinaggio.
I Lions hanno già conquistato il primo posto in questa stagione. Era la sera del secondo giorno. In questa fase del campionato, nonostante abbiano partite in più rispetto ai diretti concorrenti, questo posto è chiaramente più significativo.
“Non molti avrebbero immaginato che saremmo arrivati dove siamo oggi, soprattutto a causa dei numerosi infortuni”, spiega Geoff Ward. I miei ragazzi non hanno mai cercato scuse e hanno preso questi eventi come sfide”.
Soprattutto dimostra che l’LHC è in grado di battere tutti. “La classifica in questo campionato è così serrata che se capita qualche partita brutta si può cadere velocemente”, avverte l’allenatore. Questo primo posto resta comunque un buon indicatore del nostro valore, ma per il momento non ci preoccupa.
Nello spogliatoio il tema era ancora discusso. Stesso discorso per il reparto comunicazione del club, che non ha mancato di lasciare il segno. “FERMA IL CONTE, scrive l’account ufficiale dell’LHC su X, lanciando un appello alla Lega Nazionale. Due biglietti per la Notte dei Leoni in cambio?
Internamente sappiamo certamente che la parte più difficile sarà mantenere questa posizione. A maggior ragione visto il fitto programma che attende i vodesi. Giocheranno 7 partite (6 di campionato) fino al 1° dicembre. Il primo questo venerdì a Zugo.
“Ora che abbiamo ottenuto il primo posto, dobbiamo mantenerlo”, afferma Théo Rochette. Questo per continuare a creare sogni agli occhi dei tifosi. Come in quelli del beniamino dell’arena vodese quando lui stesso era un tifoso? “Ammetto che quando avevo 13-14 anni non pensavo molto a giocare ed essere primo in classifica”, sorride.