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//Crédits photo : Bastien Ohier / Hans Lucas / Hans Lucas via AFP
13h11, le 15 novembre 2024
Venerdì, sulle onde di RMC, il deputato della LFI Eric Coquerel ha stimato che l’islamista registrato S Elias d’Imzalène è più “rispettabile” di Bruno Retailleau, ministro degli Interni. Accusa anche il ministro di “prendere in prestito il suo vocabolario dall’estrema destra”.
Ospite su RMC questo venerdì 15 novembre, Eric Coquerel, deputato della LFI e presidente della commissione finanze, ha spiegato la sua presenza accanto all’attivista filo-palestinese registrato S Elias Imzalène nell’ambito di una manifestazione, giovedì 14 novembre, contro la tenuta dell’accordo franco-israeliano incontro. Crede in particolare che durante le manifestazioni “non sei necessariamente accanto a tutte le persone con cui sei d’accordo”.
Il deputato ricorda di aver partecipato alcuni anni fa ad una manifestazione a sostegno dei curdi con Bruno Retailleau di cui non condivide le idee. “Lei paragona un attivista che invoca l’intifada per le strade di Parigi al signor Retailleau”, ribatte poi il giornalista. “Questa persona è sicuramente più rispettabile di Bruno Retailleau”, afferma Eric Coquerel. Accusa anche il ministro dell’Interno di “prendere in prestito il suo vocabolario dall’estrema destra”.
“Incitamento pubblico all’odio o alla violenza”
L’attivista filo-palestinese Elias d’Imzalene, fascicolo S, è attualmente sotto processo per “incitamento pubblico all’odio o alla violenza” dopo aver invocato “l’intifada a Parigi” lo scorso settembre. Nel corso del processo gli è stata chiesta una condanna a otto mesi di reclusione con condizionale e una multa di 2.000 euro e le deliberazioni saranno rese il 19 dicembre 2024.
Mentre il giornalista di RMC elenca tutti gli eccessi dell’attivista, Eric Coquerel ironizza: “Questi sono riferimenti, hai ragione… Riferimenti relativi a sondaggi per nulla parziali, per nulla soggettivi”. Più che la presenza dell’attivista, Eric Coquerel insiste e ritiene che il problema “è che c’è una partita di calcio che ci mette, con i funzionari francesi, contro un governo che sta commettendo un genocidio”.