Il contesto è esplosivo, tra la tensione legata al contesto internazionale della guerra tra Israele e Gaza e i recenti avvenimenti a margine della partita del Maccabi Tel-Aviv ad Amsterdam, la Francia affronterà quella israeliana nell’ambito del La Società delle Nazioni, questo giovedì, sotto protezione rinforzata. Questi eventi evidenziano la violenza a margine delle partite di calcio che si sta intensificando, anche in Alsazia. Almeno tre partite sono state interrotte per tensioni o insulti nel fine settimana del 9 e 10 novembre.
Insulti razzisti e antisemiti
L’informazione è stata ampiamente diffusa tramite post di tutte le squadre interessate su Facebook. Lunedì, dopo un viaggio a Wittersheim, SR Hœnheim ha scritto: “Auguriamo una buona guarigione al nostro giocatore Timothé, rimasto gravemente ferito alla testa dal lancio di una bottiglia di birra in fronte da parte di un “tifoso” del club localeL’americano Wittersheim dal canto suo ha condannato le violenze, ma ha anche incriminato i giocatori dell’Hoenheim, parlando di una “rissa” che si sarebbe trasformata in un “pugilismo”.
Forte la contrapposizione online anche tra Inter Meinau e US Dachstein, che si sono incontrate questo fine settimana a Dachstein. “Abbiamo avuto giocatori che si sono lamentati con l’arbitro per insulti razzisti” spiega Hamza Bensiali è il presidente dell’Inter Meinau. Una versione contestata dall’US Darchtein, il club avversario. Erol Yildrim, il suo presidente, parla di attacchi ai suoi giocatori e di insulti antisemiti da parte dell’Inter Meinau: “Due nostri giocatori sono stati vittime di sputi, intimidazioni, insulti“.
Risoluzione pacifica dei conflitti
C’è stata anche una denuncia dopo la partita tra SC Roppenheim e FCE Reichshoffen: i giocatori del Reichshoffene hanno subito insulti razzisti che hanno causato l’interruzione della partita, dopo un cartellino viola da parte dell’arbitro. “Abbiamo dovuto affrontare commenti offensivi e razzisti che non menzionerò“, dice Kaan Ocak, vicepresidente del club, “Ciò è stato segnalato più volte all’arbitro che ha poi interrotto la partita. Poi abbiamo parlato nello spogliatoio e il club di Roppenheim si è scusato. Dobbiamo poter giocare, perdere o vincere con rispetto“.
“Le persone non si parlano più”, si rammarica il Distretto d’Alsazia
Questa violenza è seguita da vicino dal numero due del distretto alsaziano, Marc Hoog: “Li abbiamo segnalati al comitato disciplinare che convocherà tutti i soggetti interessati. Li ascolteremo e sulla base di ciò ci formeremo un’opinione sulla responsabilità di ciascuna parte.“.
“Il nocciolo del problema è che le persone non si parlano più, quindi faremo in modo che imparino di nuovo a farlo.“, aggiunge,”la prossima settimana avremo un incontro con i club per sollevare il tema, per trovare una soluzione perché oggi non possiamo permettere che i giovani vengano su un campo di calcio con la paura nello stomaco, che altre persone vengano insultate da entrambe le parti e che gli arbitri siano costantemente sotto pressione“.