“Mi vergogno un po'”, la piastrella per Clarisse Crémer che perde la sua vela principale nell’oceano

“Mi vergogno un po'”, la piastrella per Clarisse Crémer che perde la sua vela principale nell’oceano
“Mi vergogno un po'”, la piastrella per Clarisse Crémer che perde la sua vela principale nell’oceano
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Il marinaio ha perso la sua grande geenaker in mare mentre la regata era appena iniziata. Un colpo al morale per Clarisse Crémer.

Clarisse Crémer è questo mercoledì mattina dopo tre notti in mare al 29° posto nel Vendée Globe dominato da Yoann Richomme (Paprec Arkéa) da questo mercoledì. Il navigatore, che ha ammesso “non aver dormito molto bene” nella notte dal lunedì al martedì né “molto ben navigato” partito domenica da Les Sables d’Olonne, ha avuto la spiacevole sorpresa di perdere una vela importante, il suo grande gennaker MH0, ieri sera, intorno alle 4 del mattino. Una perdita che rischia di pesare sulle prestazioni del 34enne parigino nei giorni e nelle settimane a venire.

Ha raccontato le circostanze di questo incidente in un video: “Un pezzo che la reggeva si è rotto. È successo mentre ero sotto un’altra vela e si è formato un nodo enorme. Diavolo, cosa… non sono riuscito a farlo rotolare indietro, ho provato a lasciarlo cadere nella barca senza farlo rotolare. È la vela più grande della barca”.spiegò, incastrata nella sua Imoca L’Occitane.

Una perdita fastidiosa anche a livello ambientale

Oltre ad essere un vero handicap nelle andature portanti con vento leggero, questa tegola ha sconvolto i parigini preoccupati per l’impatto ambientale: “La vela è finita in acqua con le scotte e tante cose, è una doppia scocciatura. Chiaramente non è questo il segno che voglio lasciare nell’oceano. Mi vergogno un po’, lo ammetto, ma non avevo scelta. Era il mio albero o la mia vela, che è di 300 m2…”

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Con il morale a pezzi, anche Clarisse Crémer ha fatto il punto della sua gara. “Non è gioia. Navigavo con prudenza, non ero molto orgoglioso di me stesso in questi ultimi giorni ma ho avuto l’impressione di entrare in un vero ritmo Vendée Globe, abbastanza calmo anche se avrei voluto essere un po’ più veloce. Ho sentito che la fiducia stava arrivando, beh la fiducia, ne parleremo più tardi. Che diavolo, è stato orribile, ho passato un’ora e mezza orribile, ha spiegato, trovando le parole per sintetizzare questo episodio così fisico che ora vuole mettere da parte. : “Immagina, è un episodio di CrossFit con un problema di matematica mentre sei appoggiato sulla barca, aggrappato all’imbracatura. Un mix di arrampicata semisicura. Ma a parte qualche bruciatura sulle mani, non mi sono fatto nient’altro»

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