Colpito vicino all'occhio destro da un proiettile durante la partita giocata venerdì al Vélodrome tra OM e Auxerre, Ambre Godillon ha smentito la versione fornita dal club marsigliese, secondo cui non si trattava di un jet volontario.
Ambre Godillon e Olympique Marsiglia, la polemica assume proporzioni sempre più importanti. Colpito vicino all'occhio da un proiettile durante la partita al Vélodrome tra OM e AJA venerdì sera, il giornalista di DAZN ha ricevuto prima le scuse del club marsigliese. Ma successivamente i dirigenti del Marsiglia hanno fornito alla stampa una versione secondo la quale il giornalista non era stato bersaglio di un lancio intenzionale di proiettili provenienti dagli spalti. Secondo la commissione dell'OM, un oggetto è caduto da una tribuna molto alta prima di rimbalzare sul telone del tunnel d'ingresso dei giocatori e finire sul volto di Ambre Godillon.
La realtà è completamente diversa secondo l'ex giornalista televisivo del PSG, che ha stimato su L'Equipe che la storia dei dirigenti del Marsiglia era puramente falsa e che si trattava effettivamente di un lancio volontario da parte di uno spettatore di cui era lei l'obiettivo. “Mi dico solo che sicuramente ci sono degli idioti negli stadi e che lì non dovrebbero avere niente da fare. Ma se posso approfittarne per parlarne, da due giorni sto vivendo una sorta di ondata di cyber-molestie inversa. Devo ammettere che ho ricevuto molti messaggi da tutta la professione e ho pensato che fosse fantastico” Ambre Godillon ha spiegato per prima, prima di continuare.
Ambre Godillon e OM hanno due versioni diverse
“Ma al contrario, i tifosi del Marsiglia, dal momento in cui il club ha diffuso l'idea che sia stato accidentale… A priori dovrei, secondo tutti quelli che mi attaccano, chiedere scusa oggi perché è stato accidentale. Vorrei sottolineare che un lancio non è casuale. La storia del telone, se vogliamo annegare e raccontare la narrazione che vogliamo, di un oggetto che rimbalza… Resta il fatto che io ero tra le due linee laterali e il jet è arrivato tra queste due linee laterali. E non fu per lo Spirito Santo che arrivò lì. Il telone, lo ringrazio perché è lì per rallentare questo oggetto” si è rammaricata Ambre Godillon, che ora vorrebbe che la polemica finisse qui per non fomentare ulteriore odio, lei che inevitabilmente nei prossimi mesi dovrà andare di nuovo al Vélodrome con DAZN. La possibile reazione dell'OM sarà comunque da tenere d'occhio, perché il club marsigliese è chiaramente accusato dal giornalista di distorcere o annacquare la verità.