Mentre era a Queen City per il gala d’investitura della Hockey Hall of Fame, Serge Savard ha assistito alla sconfitta per 4-1 dei Montreal Canadiens contro i Toronto Maple Leafs sabato scorso, e quello che ha visto non gli è piaciuto affatto.
L’ex direttore generale e difensore stella dei Canadiens, uomo elegante che tuttavia si è sempre espresso con candore, vorrebbe vedere più rabbia all’interno della squadra.
“Ero scoraggiato”, ha detto a Renaud Lavoie sul tappeto rosso lunedì a Toronto. Nell’hockey devi giocare con le emozioni e non ho visto nulla. Sono addirittura sorpreso che abbiano vinto a Buffalo questo pomeriggio, ma vabbè.”
Ovviamente l’infortunio patito da Patrik Laine in ritiro e il fatto che la squadra sia così giovane non aiuta.
“Abbiamo un paio di bravi giovani che ci daranno qualcosa in più, ma dobbiamo dare loro un po’ di tempo”, ha ammesso quello che abbiamo soprannominato il senatore.
La lezione di Weber
A proposito di Weber, che si prepara a diventare immortale, Savard è stato molto complimentoso.
Ha raccontato un aneddoto che la dice lunga sulla classe dell’ex capitano degli Habs.
“Sono andato in un ristorante a Candiac”, ha ricordato Savard. Non l’ho riconosciuto e mi ha pagato il conto. Quando ho capito che era lui, abbiamo chiacchierato qualche minuto insieme”.
Anche se non ha una Stanley Cup nel suo record, Weber merita pienamente il suo posto nella Hall, ritiene Savard.
“Lo avremmo portato nei Big Three [redoutable trio de défenseurs que formaient Serge Savard, Larry Robinson et Guy Lapointe dans les années 70]Shea Weber! Sarebbero stati i Big Four! Sfortunatamente, non è mai riuscito a vincere la Stanley Cup, ma basta guardare le sue prestazioni nell’hockey internazionale e il periodo trascorso a Montreal.
Damphousse e Prevost, loro?
Ma anche Vincent Damphousse, dirà qualcuno, eppure sta ancora aspettando il suo turno, proprio come Claude Provost.
“Non c’è dubbio che Vincent merita di essere lì”, ha detto il signor Savard. Faccio parte del comitato di selezione da 15 anni e non è facile [d’être admis au Temple]. Ci vogliono 14 voti su 18.
“Claude Provost a Montreal ha vinto nove Stanley Cup. Un anno finì nella prima squadra all-star, battendo a pieno titolo Gordie Howe. È stato nominato due o tre volte ormai e non è ancora passato”.
Guarda l’intervista completa con il signor Savard nel video qui sopra.