L'incontro tra Saint-Etienne e Strasburgo (2-0) è stato segnato da nuovi cori omofobi che non ne hanno però causato l'interruzione. La LFP spiega le ragioni a Le Parisien.
Una nuova partita di Ligue 1 provoca indignazione nel mondo politico. I tifosi del Saint-Etienne hanno cantato un nuovo coro omofobo contro i lionesi domenica contro lo Strasburgo (2-0) prima del derby contro l'odiato vicino di domenica (20:45). Il ministro dello Sport, Gil Avérous, ha denunciato un atto “inaccettabile” e ha chiesto di “individuare, contestare e bandire dagli stadi i pochi che ancora fingono di non capire” promettendo di lavorare sulla questione con il ministro degli Interni, Bruno Retailleau e il suo segretario di Stato Othman Nasrou.
Il delegato e l'arbitro non avrebbero sentito il canto
Anche quest'ultimo è rimasto sorpreso nel vedere l'incontro continuare. “La LFP deve spiegarci perché la partita Saint-Etienne – Strasburgo non è stata interrotta”, ha detto che non era stato oggetto di alcuna relazione nel resoconto della partita redatto dal delegato. Non avrebbe sentito le parole intonate per una trentina di secondi, proprio come l'arbitro. Il che spiegherebbe la mancanza di interruzione.
La mancata inclusione di queste azioni nel rapporto ha anche l'effetto di non consentire al comitato disciplinare della LFP di prendere una decisione. Lo ha fatto contro il PSG con la chiusura parziale della tribuna dell'Auteuil dopo i cori omofobi ripetuti per lunghi minuti dai tifosi parigini contro i marsigliesi durante la partita contro lo Strasburgo (4-2), del 19 ottobre. L'annunciatore del Parco dei Principi è intervenuto due volte per cercare di interrompere questi cori, invano.
La situazione è un po' diversa a Saint-Etienne dove i cori erano più brevi e meno udibili da parte del delegato e dell'arbitro che è l'unico ad avere il potere di fermare una partita. La LFP ricorda di fare affidamento sul protocollo previsto dalla Fifa in tre fasi: un annuncio fatto allo stadio per chiedere la fine dei cori discriminatori, l'interruzione temporanea della partita, poi l'interruzione definitiva. Niente di tutto ciò è accaduto a Geoffroy-Guichard.