Le cifre sono difficili da filtrare, ma quello che è certo è che non decollano. Mentre La squadra rivelava una cifra di poco inferiore ai 500.000 iscritti al canale DAZN, qualche settimana fa, lo ha rivelato il quotidiano sportivo venerdì 1È novembre, che la nuova emittente della Ligue 1 (8 partite su 9) non sarebbe riuscita ad attirare più follower del campionato francese.
Un futuro punteggiato
Boicottata da un gran numero di tifosi per i prezzi di abbonamento ritenuti troppo alti, DAZN puntava molto sulla classica tra Olympique Marsiglia e PSG per raggiungere un traguardo (con un target di 90.000 nuovi abbonati)… Obiettivo fallito. Molti telespettatori hanno preferito seguire l’incontro tramite canali pirata come IPTV o l’applicazione crittografata Telegram.
“In sei mesi speriamo di raggiungere 1,5 milioni di abbonati, almeno un milione”ha pronunciato lo scorso agosto il CEO di DAZN, Shay Segev, nelle colonne di La squadra. Questa cifra sembra ormai quasi irraggiungibile.
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Ancora più grave: se la soglia di 1,5 milioni di abbonati non viene raggiunta entro 1È Dicembre 2025, DAZN o la Professional Football League (LFP) possono attivare una clausola di uscita. Le due parti – che avevano concordato un contratto da 375 milioni di euro all’anno, fino al 2029 – avrebbero così la possibilità di mettere fine all’avventura comune dopo due anni.
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Contestualmente scadrebbe anche il contratto tra la Lega e beIN Sports per una partita al giorno e 98,5 milioni di euro l’anno. Se questo scenario dovesse verificarsi, la LFP dovrebbe quindi trovare una nuova emittente a partire dalla stagione 2026-2027.
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