l’essenziale
Due mesi dopo il suo primo titolo nella categoria BT200, la Haut-Garonnaise si è ripetuta la settimana scorsa, questa volta con un brasiliano.
“Fisicamente e moralmente mi sentivo fiducioso”. Come a metà agosto, il soggiorno di Lola Barrau a Porto Rico si è concluso nel modo più bello.
Dopo l’armena Liudmila Nikoian, l’Haut-Garonnaise ha vinto il suo secondo titolo BT200 insieme alla brasiliana Isabella Sella. “Avevamo già giocato insieme due o tre anni fa. Lei è una giocatrice che mi piace molto. Siamo ottimi amici fuori dal campo. Di conseguenza, questa buona intesa ha condizionato anche la mia fiducia”, sottolinea il giocatore di Lift & Fetta. Testa di serie n.2, la coppia franco-brasiliana non è rimasta indietro al primo turno (6-1, 6-0). Nei quarti e nella finale, invece, si è dovuto aspettare il super tie-break. “Sono molto orgoglioso di ciò che abbiamo prodotto”, ha detto il 21esimo giocatore al mondo. Ma sulla carta il viaggio sembrava complicato. “Quando ho visto la classifica, mi sono detto che era il peggior pareggio possibile. Per fortuna, abbiamo affrontato partita dopo partita, riuscendo a concentrarci e a mobilitarci al 100%. Dentro e fuori dal campo, abbiamo avuto un’ottima dinamica. Inoltre, le condizioni non erano facili. Dalle 7 del mattino potevano già esserci 28 gradi e l’umidità era piuttosto elevata”, spiega la giovane 21enne.
A dicembre i Mondiali
Per la cronaca, nell’ultima giornata del torneo, i due compagni di squadra hanno trascorso quasi sei ore in campo. “La nostra metà, compreso il riscaldamento, è durata 2h30. E la lotta nella finale è finita dopo tre ore. Ovviamente non è facile dover gestire questo tipo di giornata. Uscire da vincitori è “È super gratificante,” dice l’Haut-Garonnaise, che ha vinto dodici titoli nel circuito ITF.
Nel suo diario non ha intenzione di prendere di nuovo l’aereo subito. “Mi destreggio sempre tra lo studio e lo sport. Ora sono tornato a Tolosa. Rimarrò lì tra tre settimane e un mese. L’obiettivo è prepararmi bene per le prossime scadenze”, spiega colui che intitolerà Brasile a inizio dicembre con la squadra francese. Nel menu: un torneo BT200, seguito dalla Coppa del Mondo.
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