Come hanno potuto presentare una performance così mediocre davanti al loro pubblico? Da una settimana, quando la sconfitta contro l’Aurillac sembra una debacle (29-33), la questione è sulla bocca di tutti nella prefettura delle Landes. Durante questa buia serata del 25 ottobre, i Montois hanno avuto l’opportunità di imporsi in casa, di rimontare il buon carro con il secondo successo consecutivo e di dimenticare per sempre la partenza fallita e le tre battute d’arresto inaugurali. Tranne che…
Come a Nizza l’11 ottobre (29-27), si sono rialzati di fronte ad una retrocessione alla loro portata… sulla carta. Quel che è peggio, a differenza della battuta d’arresto migliorata della Costa Azzurra, non ha mai mostrato una parvenza di ribellione, surclassata nella ripresa dalla molto più vincente Auvergne. Difesa “a porte aperte”, conquista fallita… Dove è andata a finire la squadra piena di voglia che aveva lasciato solo le briciole al SA XV e al CAB, entrambi presenti nella top 4 all’alba di questa 9a giornata?
Forte con i grandi nomi, ancora una volta?
Nessuno lo sa. Ma venerdì scorso i gialloneri hanno perso molto più di una semplice partita. Sono di nuovo con le spalle al muro in fondo alla classifica dopo la terza sconfitta in cinque giorni in casa del Bonifacio – una serie che inevitabilmente ricorda gli orrori dell’esercizio 2020-2021, quando lo Stade aveva, sul filo del rasoio, salvato la sua pelle nell’anticamera dell’élite. Per evitare la crisi e una nuova stagione difficile, i giocatori di Patrick Milhet dovranno necessariamente mostrare orgoglio ad Aix-en-Provence, questo venerdì (19:30), prima dei due duelli ad alto rischio contro i rivali del Biarritz e del Dacquois. E dimostrare che sono effettivamente al livello, cosa che Christophe Loustalot, mediano di mischia, autore di un’uscita corrosiva dopo la prestazione “vergognosa” contro l’Aurillac, si chiedeva vivamente.
Aix, Biarritz, Dax, il trittico basta a far sudare freddo i tifosi del Landes. Ma in questa stagione i Montois non hanno mai avuto tanto successo come quando hanno iniziato a perdere. Debole con i “deboli”, forte con i grandi? Forse. Resta da confermare Maurice-David, tra i provenzali meno sovrani del previsto ma ancora imbattuti sui sintetici. Nella Charente e di fronte a Brive, la paura del ridicolo li ha fatti muovere le montagne, in un inizio di stagione in modalità “montagne russe” estreme. Il giorno dopo Halloween dovranno evitare lo scenario di un brutto film horror. Di nuovo.
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