governatori respinti in tribunale

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Negli uffici di Classique, 3a rue de la Pointe a Shawinigan, Jacques St-Pierre si rifiuta di parlare di cattive notizie, anche se di fatto il giudice impone il termine dell’inammissibilità alle richieste dei “custodi della tradizione” del leggendario gara.

I governatori hanno voluto avere carta bianca per provvedere all’organizzazione dell’evento per il prossimo settembre, e poi lavorare alla ristrutturazione dell’Onlus, secondo i suoi statuti e regolamenti. “Continuiamo a lavorare”, dice Jacques St-Pierre, che continua a credere che i diportisti possano ancora sperare di competere sul Saint-Maurice a settembre.

Sembrerebbe che il giudice riconosca la legittimità dei governatori, ma per il resto si rimetta alle norme che regolano l’organizzazione. Spetta quindi a loro convocare al più presto un’assemblea generale, decide il magistrato, e rimettere in carreggiata l’organizzazione, con amministratori regolarmente eletti. I governatori avrebbero qualche settimana per conformarsi.

Alle prese con un debito significativo, la Mauricie Canoe Classic è stata data per morta lo scorso gennaio, mentre l’attuale presidente, Yvon Laplante, ha annunciato la fine dell’evento. Quello che da allora si è ritirato ha parlato di un buco finanziario di 450.000 dollari.

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Il governatore Jacques St-Pierre si rifiuta di parlare di cattive notizie e preferisce guardare avanti. (Foto: Émilie O’Connor/Foto: Émilie O’Connor)

Da allora si sono parlati di vari tentativi di rilancio, in un gioco di andata e ritorno diventato difficile da seguire. Alla fine sono stati i governatori, un organismo composto da ex presidenti della corsa molti dei quali non conoscevano nemmeno l’esistenza, a prendere in mano le redini di ciò che restava dell’organizzazione: un inventario di poco valore e un debito la cui entità resta un fonte di speculazione.

L’assemblea generale potrebbe garantire la sopravvivenza dell’evento, mentre spetterà al nuovo consiglio d’amministrazione decidere sul futuro della corsa. In un’intervista, Jacques St-Pierre, governatore incaricato dai suoi colleghi di rispondere alle nostre domande, ammette candidamente che si tratta di un ritorno al punto di partenza. “Non ho nemmeno un elenco di nomi di persone da convocare”, dice.

Decisamente ottimista, il pensionato continua tuttavia a credere nella 91esima presentazione della leggendaria corsa. “Altrimenti avremmo già sparato alla piaga”, sussurra.

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