L’allenatore della difesa catalana ha apprezzato il carattere dei suoi giocatori, vincitori mentalmente del Lione, questo sabato (29-26). Joaquin Oviedo, oltre alla nuova grande prestazione, apprezza anche la profondità dello spogliatoio, che gli permette di compensare i duri colpi di inizio stagione.
Cosa ricordi di questa nuova vittoria in extremis in casa?
La mentalità dei ragazzi verso la fine della partita, la loro capacità di restare concentrati, lucidi, aggressivi. Gli ultimi venti minuti sono stati mentalmente difficili ma loro hanno risposto. Questa capacità di reazione, anche nei momenti difficili, va messa in risalto. La squadra ha paura, ha un buco nello stomaco ma si difende bene nella sequenza finale. Questi rimangono momenti forti per i giocatori. Soprattutto perché sono due volte che abbiamo vinto negli ultimi minuti in casa.
Abbiamo visto l’USAP in modo più vistoso nel recente passato, ma sentiamo ancora una forma di controllo sulla durata della partita. Come lo analizzi?
C’è sempre la voglia di impegnarsi, di essere padrone del gioco, ma bisogna tenere presente che il Lione ha una difesa da manovrare e individui straordinari. A volte siamo stati ricompensati per le nostre intenzioni, altre volte puniti. Qualunque cosa accada, sappiamo che tutto si deciderà negli ultimi quindici minuti. E avevamo ancora le risorse necessarie quando avremmo potuto crollare, perdere ogni lucidità.
Potete confermare la gamba rotta di Lucas Dubois? È un altro duro colpo per te, dopo gli infortuni di Tuilagi, Mc Intyre, Duguivalu, Crossdale…
Alla prima diagnosi, questo è ciò che emerge. Ci sono molti danni in questo momento con lesioni a lungo termine. Ecco perché è fondamentale mobilitare l’intera forza lavoro. Ogni giocatore che prende il suo posto all’interno del collettivo entra con la stessa mentalità, la stessa determinazione del precedente. Siamo contenti dell’investimento dei ragazzi per i quali non sempre è facile ma che si allenano duramente e che sanno che, quando si presenterà l’occasione, dovranno essere decisivi. Tanto di cappello a questi giocatori che sostituiscono gli infortunati con breve preavviso, come Riko (Buriruara) che lavora nell’ombra ed era molto complementare con Jeronimo al centro.
Una parola sulla nuova bellissima copia resa da Joaquin Oviedo in 8…
Joaquin è un giocatore di altissimo livello, che si afferma nel corso delle stagioni. Lo abbiamo visto molto interessante con l’Argentina quest’estate, è in questo momento. Il suo livello non è noto perché progredisce ad ogni uscita, ad ogni stagione.
Se guardiamo al futuro e al passaggio al Racing 92, cosa ti ispira?
Abbiamo mantenuto la nostra invincibilità ad Aimé-Giral, ma quello che ci manca è riuscire a mettere insieme le prestazioni. C’erano stati due successi consecutivi in casa e poi la partita Bordeaux-Bègles alle spalle… Questa vittoria ci permette di ritrovare una dinamica favorevole. Rimangono due scadenze prima della scadenza. Dobbiamo continuare con questa mentalità e questa voglia di produrre.