Luis Enrique smonta le critiche legate al livello della sua squadra

Luis Enrique smonta le critiche legate al livello della sua squadra
Luis Enrique smonta le critiche legate al livello della sua squadra
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Quattro giorni dopo la tanto chiacchierata sconfitta contro l’Arsenal, all’Emirates Stadium, dove i parigini hanno saltato la partita (0-2), Luis Enrique era presente davanti alla stampa prima di discutere della trasferta contro l’OGC Nice, domenica (8 :45). E il tecnico parigino ha parlato a lungo della sconfitta subita a Londra, discutendo i motivi di tale sconfitta e lo stato attuale della sua squadra. Tanto per cominciare, Luis Enrique è accorso in aiuto di Gianluigi Donnarumma, criticato per i suoi errori di mano sui due gol dell’Arsenal.

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“L’unico responsabile è l’allenatore. Quando c’è una sconfitta è molto triste colpire un giocatore. Viene spesso preso di mira, per favore lascialo in pace e prendi di mira me. Lavoriamo su tutte le fasi importanti del gioco. Questo non vuol dire che situazioni come queste non si ripeteranno. Ma questa situazione è dovuta all’inizio dell’azione, è un intero collettivo ad essere interessato, non solo il portiere. Non bisogna guardare solo il dolce, ma vedere tutti i passaggi”ha assicurato per primo Luis Enrique.

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Prima di tornare ai dettagli di questa sconfitta, nella fase scudetto di Champions League: “Credo che l’avversario sia stato migliore in certi momenti della partita. Avremo ancora situazioni come questa. Non sono convinto che andrà sempre a nostro favore. Non dipende solo da noi, ma anche dalle avversità. Siamo imperfetti, miglioreremo, ma sono sicuro che questa squadra farà fatica in tutte le competizioni. Se rigiocassimo questa partita contro l’Arsenal, in casa al Parc, forse il risultato non sarebbe lo stesso..

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Ma il tecnico parigino vuole andare avanti e fa sì che il PSG possa guardare dritto negli occhi le big europee, che rivendicano il titolo in C1: “Penso che non siamo lontani dal livello delle grandi squadre. Arteta e Guardiola sono lì da anni, noi siamo lì da un anno e tre mesi. Dobbiamo vincere tutte le competizioni, questo è il mio obiettivo, ce la faremo, questa è la mia mentalità. Ma la differenza con un allenatore, un dirigente sportivo che lavorano insieme da cinque anni esiste. Siamo in una fase che è solo l’inizio del nostro processo”. Dovremo rassicurare il Nizza questa domenica, prima della sosta per le Nazionali.

Pub. IL 05/10/2024 13:42
Aggiornamento 05/10/2024 17:32

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