Per il velocista maliano Fodé Sissoko, una vita in fuga

Per il velocista maliano Fodé Sissoko, una vita in fuga
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Fodé Sissoko attende da circa quindici minuti per compiere la sua gara. Parcheggiato alla cassa numero 5 di Leclerc Drive, aspetta, con il bagagliaio della sua macchina aperto, i pacchi di latte che un camion non ha ancora scaricato. Guarda la pioggia cadere, sono le 15:44 dell’11 marzo. Intorno a lui, nella periferia di Lille, rotatorie e hangar, il lato nascosto dello shopping su Internet. Il giovane risulta iscritto da diversi mesi su una domanda di parto. A volte porta fiori, abbigliamento sportivo o, come oggi, prodotti dell’ipermercato. Il latte è lì, va a Marcq-en-Barœul, nella periferia nord, per rifornire una signora che ha controllato la fascia oraria dalle 16 alle 18. Residenza anni ’60, citofonica, cancello automatico. Sui gradini mette davanti al cliente le tre grandi borse della spesa e i pacchi. Il pagamento è a scatto: 6,90 euro a viaggio. È così che Fodé Sissoko sbarca il lunario e ottimizza i numerosi viaggi in macchina tra i suoi allenamenti, le visite mediche e il suo contratto a tempo indeterminato in un’azienda di mobili.

Fodé Sissoko è un velocista maliano, atleta di alto livello che si allena in Francia dal 2018. A 27 anni, l’atleta di 1,81 m, 75 kg è detentore del record del Mali sui 200 metri e medaglia d’argento nell’ultima Giochi della Francofonia, nell’agosto 2023. In questa disciplina di punta, è oggi la migliore speranza per la presenza del suo Paese ai Giochi Olimpici di Parigi. A Tokyo, nel 2021, sono stati complessivamente quattro gli atleti a vestire i colori del Mali. Nessuno era arrivato alla fase semifinale. Quest’anno, a Parigi, dovrebbe esserci la squadra dei giovani calciatori maliani e pochi altri atleti, tra cui Fodé Sissoko.

Per fare questo, deve raggiungere, entro il 30 giugno, durante le competizioni ufficiali, i minimi stabiliti dalla Federazione internazionale di atletica leggera, percorrendo i 200 metri, la sua corsa preferita, in meno di 20 secondi 16. Il 21 marzo, durante la sua partecipazione alla Ai Giochi Africani, ad Accra (Ghana), la sua prestazione è stata deludente: 21 s 36. Se questo secondo e questi 20 centesimi continueranno a sfuggirgli, il suo Paese pensa di sceglierlo al posto dei “quote riservate all’universalità”, un principio olimpico secondo il quale un paese che non è rappresentato da nessun atleta può inviare il suo corridore più alto in classifica, ma solo in tre gare: i 100 metri, gli 800 metri e la maratona. In questo caso Fodé Sissoko sarà costretto ad abbandonare i 200 metri per i 100 metri.

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