Negli stadi Federer non si sente “un alieno”

Negli stadi Federer non si sente “un alieno”
Negli stadi Federer non si sente “un alieno”
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Negli stadi Federer non si sente “un alieno”

Presente a Berlino questo fine settimana per la Laver Cup, il nativo di Basilea spiega perché resta in contatto con i giocatori.

Pubblicato: 18.09.2024, 16:51

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In vista della Laver Cup di questo fine settimana a Berlino, l’ex numero uno al mondo Roger Federer ha spiegato mercoledì che continuare a dedicarsi al tennis dopo il suo ritiro lo aiuta a non sentirsi “come un alieno”.

Federer, che ha contribuito a creare questo torneo di tennis esibizione, ha giocato lì l’ultima partita della sua carriera: in doppio, insieme al suo grande rivale e amico Rafael Nadal, due anni fa a Londra.

Da allora è diventato ambasciatore di questa competizione, la cui prossima edizione è in programma da venerdì a domenica nella capitale tedesca.

“Sono contento di essere tornato subito (dopo il ritiro) ad alcuni tornei”, ha spiegato ai giornalisti il ​​giocatore che ha vinto 20 titoli del Grande Slam.

“Mi sento come se mi fossi strappata via la benda piuttosto in fretta e quando cammino per i campi da tennis mi sento ancora come se appartenessi a quel posto. Non mi sento un alieno, il che è una buona cosa perché può succedere in fretta”, ha continuato lo svizzero 43enne.

Un consiglio a Zverev

“Sono felice di potermi ancora sentire a mio agio in un ambiente come questo”, ha aggiunto Federer, che resta un osservatore privilegiato del circuito mondiale, e in particolare della nuova generazione incarnata da Jannik Sinner e Carlos Alcaraz.

Rafael Nadal, messo fuori gioco dagli infortuni, non prenderà parte quest’anno alla Laver Cup, ma il suo giovane connazionale Alcaraz, vincitore di Wimbledon quest’estate, sarà un pilastro della squadra europea, con il locale Alexander Zverev, “così vicino” alla vittoria del suo primo Slam secondo Federer, che tuttavia si rammarica che il tedesco non sia più offensivo nei momenti cruciali.

“Vedo qualcuno che gioca troppo in difesa quando è più importante. Deve ricordare che non può essere troppo passivo e penso che allora, onestamente, gli possa succedere qualcosa di veramente grandioso”, ha detto del tedesco.

Creata nel 2017, la Laver Cup mette a confronto due squadre maschili, una formata da giocatori europei, l’altra dal resto del mondo. La squadra europea ha vinto le prime quattro edizioni, la squadra mondiale le ultime due.

AFP

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