Pep Guardiola non sta cercando di evitare le sue responsabilità. Il tecnico spagnolo ammette di non essere al passo da qualche tempo.
Domenica il Manchester City ha vissuto una nuova disillusione,
perdendo (1-2) contro il Manchester United. Si tratta dell'ottava sconfitta nelle ultime undici partite per la squadra di Pep Guardiola, sprofondata in una crisi quasi inspiegabile.
Il tecnico spagnolo non cerca di sottrarsi alle proprie responsabilità. “Non sono abbastanza bravo. Sono il capo, l'allenatore, devo trovare soluzioni e finora non l'ho fatto. Quando perdi otto partite su undici, qualcosa non va. Cosa posso dire? Il programma è duro, i giocatori infortunati? NO. Vogliamo giocare meglio, creare occasioni, ma al momento non è possibile”. ha ammesso in una conferenza stampa post partita.
Manchester City, il calo in classifica
Pep Guardiola crede ancora in uno scatto d'orgoglio. “Dobbiamo guardarci allo specchio. Non puoi dire “oh, porta sfortuna”, no. Queste sono le decisioni che prendi. Oggi alla fine abbiamo giocato da Under 15” si è lamentato sapendo che i Citizens hanno subito due gol negli ultimissimi minuti.
Adesso il Manchester City è al quinto posto in campionato, a tre punti dal podio formato da Liverpool, Chelsea e Arsenal. Sabato Erling Haaland e compagni scenderanno sul campo dell'Aston Villa per provare a tenere la testa fuori dall'acqua, in occasione della 17esima giornata di Premier League.
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