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“Il LOSC di Bruno Genesio è l’immagine che voglio conservare dei primi 3 mesi di gara”

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Nuovo volto del LOSC, che guida da giugno dopo essere succeduto a Paulo Fonseca, Bruno Genesio è considerato uno degli uomini forti di questa prima parte di stagione in Francia.

La sosta per le Nazionali di questo novembre ha offerto un periodo di tregua a tutti gli osservatori del calcio francese, che da molti mesi seguono un ritmo frenetico. Questi ultimi hanno così potuto sedersi e guardare indietro dopo che un terzo della stagione era già quasi trascorso. Cosa ricordano di questi primi tre-quattro mesi di gara? Tra la soap opera dei diritti televisivi, l'epopea dello Stade Brestois, l'evoluzione della gioventù parigina, il baratro finanziario dell'Olympique Lyonnais o anche la tumultuosa vita quotidiana dell'Olympique de Marsiglia, è il LOSC di Bruno Genesio che ha lasciato il segno, in particolare quello di Damien Perquis.

“Il suo merito c'è, anche nei risultati”

“Voglio sottolineare (Bruno) Genesio, che è riuscito a portare Lucas Chevalier in Francia. Ha recuperato una squadra del Lille con meno giocatori rispetto a quella del LOSC la scorsa stagione. Ci sono state tante critiche sull'addio di Paulo Fonseca, ma penso che quello che sta facendo Genesio sia bellissimo. Anche quando ad un certo punto c'è stato un momento di crisi, con qualche sconfitta in 3-4 partite consecutive, ha saputo tenere coinvolto e mobilitato il suo gruppo. In Champions League possiamo dire che è un successo. Questa è l'immagine che voglio conservare di questi primi mesi di competizione con un club che sta meglio anche a livello finanziario”sottolinea così l'ex difensore centrale Generazione dopo.

Damien Perquis, oggi consulente, prosegue con una breve digressione sulle carenze percepite negli anni precedenti: “È una continuazione della scorsa stagione, ma un rinnovamento per il Lille. Con Fonseca erano tutti entusiasti di lui, ma c'era questa preoccupazione quando arrivava il momento di andare alle grandi competizioni. Li hanno mancati durante le ultime scadenze (Troyes e Nizza). Queste sono le partite che dovevi vincere e non hai vinto. Sono contento per (Bruno) Genesio perché viene spesso criticato, ma penso che sia un buon allenatore”.continua.

Sempre sulle onde radio RMCconclude l'ex Stéphanois, citando alcune insidie ​​incontrate dal LOSC durante questi primi mesi di competizione: “Per dare gloria a (Bruno) Genesio, bisogna parlare anche della sua rosa minata dagli infortuni. Quando perdiamo (Nabil) Bentaleb, che è ancora un giocatore importante nel vostro sistema base, poi Tiago Santos, un altro giocatore importante… e dobbiamo fare affidamento sui 17enni con (Ayyoub) Bouaddi a centrocampo. Alla fine il merito c'è, anche attraverso i risultati. L’allenatore spesso è la miccia quando le cose non vanno bene. Ecco, trovo che sia l’interruttore perfetto e che funzioni molto bene”dice, concludendo con “un'allegoria di un elettricista”.

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