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“Bambi”, questa la reazione di Barcola agli attacchi di Riolo!

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Guglielmo di Saint Sauveur

Giornalista

Laureato alla Scuola di Giornalismo di Parigi. Specializzato nel calcio, e più in particolare nel mercato. Tifoso del PSG e dello Stade Français.

Preso da Daniel Riolo che lo soprannominava “Bambi” ormai da un anno, Bradley Barcola ha finalmente proseguito la sua grande ascesa al potere con il PSG. E in un'intervista a Le Parisien, l'attaccante della squadra francese racconta il suo modo di gestire le critiche che riceve quotidianamente.

Ricorda, al termine di una partita di Champions League tra PSG et Newcastle (1-1) durante il quale ha fatto un ingresso molto deludente, Bradley Barcola era stato descritto come “Bambi” da Daniel Riolo continuare a vivere RMC Sport. Un soprannome che continua ad essere utilizzato regolarmente dal cronista delDopo il piede quando critica l'attaccante del PSG. Ma da parte sua, Barcola si sforza di non prendere atto di queste critiche come ammette in un'intervista rilasciata a parigino.

“I miei amici mi mandano cose che possiamo leggere…”

« Prima di tutto non ho molti amici. Ne ho pochissimi. Quindi quando mi dicono “stai facendo qualcosa”, è perché hanno ragione. E quando mi dicono che ho giocato bene è perché è vero. Non ascolto quello che viene detto fuori. A dire il vero sono loro che mi mandano le cose che possiamo leggere sulla stampa. A volte ne ridiamo sopra, ma non va oltre », confida Barcola.

“Era certo che ci sarebbero state delle critiche”

E l'aggressore PSG ricorda questa famosa serata di Newcastledove il “ Bambi » era stato lasciato cadere Riolo : « Alla fine della partita ero davvero deluso. I miei genitori erano lì, mi sono seduto con loro. Abbiamo parlato per un po’ e abbiamo detto che dovevamo fare meglio. Non è possibile fare questo tipo di prestazione al PSG. Non sapevo cosa si dicesse di me, ma sicuramente ci sarebbero state delle critiche. Ci siamo subito detti: “Anche se senti, non ascoltare. Sai che hai giocato male, ma prendi coscienza di quello che non va e, dalla prossima partita, dimostra loro che non sei piccolo”. », continua Barcola.

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