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Ligue 1. I massimi e i flop del Racing

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I flop

Testardaggine nei follow-up

Liam Rosenior ce l’ha sempre fatta. Il giorno in cui la sua squadra subirà un gol perché vuole ripartire in modo pulito dalla propria superficie, si assumerà la responsabilità. Così è successo questa domenica, 6 ottobre, all’ultimo minuto dei tempi regolamentari del primo periodo. Quindi nel momento peggiore.

I Lensois avevano attraversato perfettamente i dintorni della zona di Strasburgo. Petrovic ha servito Doukouré al centro. Andy Diouf, tuttavia, era all’erta. Anche il contesto di ripresa di Strasburgo non è stato dei più rapidi. Preso in prestito, ha visto i Lensois rubargli la palla dai piedi per battere Petrovic da distanza ravvicinata. Probabilmente è facile dirlo col senno di poi, ma a volte bisogna saper rinnegare i propri principi. Il Racing non se ne è privato man mano che ci avvicinavamo alla fine dei dibattiti.

Il pressing alto ha i suoi limiti

Il pressing quasi uno contro uno nell’area avversaria ha funzionato meravigliosamente una settimana prima contro il Marsiglia. Ma il Lens ha mostrato argomenti molto migliori degli olimpionici, giocando in modo più corretto dalle loro basi. E una volta annientata questa prima pressione, il pericolo è immediato. Gli abitanti di Strasburgo se ne sono accorti per buona parte del primo periodo. Avrebbero potuto pagare molto di più, prima ancora di farsi sorprendere nel proprio gioco sul secondo gol del Lensois.

Le cime

La presenza aerea di Sylla

Abakar Sylla non è il suo primo tentativo. Il nazionale ivoriano ha segnato il suo quinto gol contro il Lense gol con i colori dello Strasburgo in poco più di una stagione. Non è nemmeno il primo nella testa. In questo caso la coppia Nanasi-Sylla ha manovrato perfettamente. Da calcio d’angolo, il primo ha piazzato la palla sulla testa del secondo. Quest’ultimo ha dovuto ancora fare una chiamata tagliente sul primo palo prima di distillare un perfetto cross di testa per estendere la corsa della palla fino al secondo palo, lanciando un indifeso Brice Samba.

La volontà dei giovani

Abbastanza sballottati nel primo tempo, il più delle volte privi di munizioni, i giovani giocatori dello Strasburgo avrebbero potuto arrendersi. Invece sono tornati due volte. Nel primo tempo con realismo quasi clinico, su una delle loro rare occasioni. Dopo il resto, riuscendo a dettare la propria legge per il tempo necessario al Lensois improvvisamente meno sovrano.

Se la salvezza è arrivata da un rigore, sono stati i Blues a forzare il destino. Contro un’ottima squadra del Lensoise, è stato meritorio. Le corse poi hanno mostrato lo stesso carattere, la stessa caparbietà nel preservare il punto che, alla fine, li ha resi felici.

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