Su France Inter, il giornalista di Sud Ouest Vincenzo Romainrestituito alla vendita dei Girondins de Bordeaux da parte di M6.
“L’origine è stata la volontà dell’M6 di cedere le redini del club, dal momento che non aveva più i mezzi finanziari per seguire le grandi squadre come il PSG. L’idea era quella di vendere questo club, unica filiale del gruppo M6, per perdere soldi ogni anno. Gli azionisti hanno detto che era finita e che bisognava trovare un acquirente. Gli americani si sono presentati e hanno fatto un’offerta che gli azionisti del M6 non potevano rifiutare, 100 milioni di euro. Si tratta di una cifra nettamente superiore a quella dell’OM venduto fino a prima. Si tratta di un’ottima operazione per l’M6, che in 20 anni con i Girondini ha avuto un’operazione quasi a vuoto. Questa vendita ha suscitato molte speranze perché tra i due fondi acquirenti, King Street è uno dei fondi più rinomati al mondo, che ha un’enorme potenza di fuoco. Avevano tra i 10 ei 15 miliardi di asset in gestione in tutto il mondo. Si tratta di persone abituate a gestire grandi aziende e grandi somme di denaro, quindi dicevamo solo che i Girondini avrebbero fatto un passo avanti sportivo, arrivando finalmente a competere con il PSG. In realtà è successo esattamente il contrario”.
Poi ha menzionato Joe Da Grossaprotagonista di questa acquisizione;
“Joe DaGrosa è una persona che non conoscevamo assolutamente, né a Bordeaux né in Francia. È cresciuto a New York e ha fatto fortuna quasi per caso, quando si è trovato bene con Burger King, che era sull’orlo della bancarotta, e che ha acquistato. Grazie a questo ha guadagnato molti soldi. Si è sempre detto che un giorno avrebbe investito nel calcio. A priori, però, non ne sa molto. In Francia intuì una buona occasione perché in quel periodo arrivavano nuovi diritti tv, per 1 miliardo, che non furono mai pagati. Ha anche visto che si trattava di Bordeaux, un marchio che parla a livello internazionale, è una bellissima regione… Ha colto al volo l’occasione. La cosa davvero incredibile di lui è che ha investito 2 milioni di euro per pagare una parte delle azioni del club, è stato lui a rilevarne la gestione, e un anno è stato fatto fuori dalla King Street che ha riacquistato le sue azioni anche per 2 milioni di euro. . Sulla carta fece un’operazione farsa, ma per un anno tenne accesa la macchina con tanto di provvigioni da agente, stile di vita da magnate, lui e soci, che stavano sempre negli alberghi a cinque stelle di Bordeaux, che volavano di continuo. Uno stile di vita completamente folle. Quando King Street si rese conto che il GACP stava facendo confusione, finì per chiudere il rubinetto”.
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