Mbappé senza l’aiuto della UEFA contro il PSG

Mbappé senza l’aiuto della UEFA contro il PSG
Mbappé senza l’aiuto della UEFA contro il PSG
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Invitata dal clan Mbappé ad allertare la UEFA nella controversia con il PSG, la FFF non ha trasmesso alcuna informazione all’organismo europeo, ritenendo che il caso non fosse ancora chiuso a livello giudiziario. Buone notizie per il PSG a breve termine.

Kylian Mbappé chiede da mesi 55,4 milioni di euro tra arretrati e bonus al PSG e, sebbene la LFP gli abbia dato ragione due volte, il nuovo giocatore del Real Madrid non ha ancora ricevuto un trasferimento da parte del suo ex datore di lavoro, che giustifichi la sua posizione dalla promessa del giocatore di rinunciare a tale somma in caso di partenza gratuita dal club.

Il 6 gennaio L’Equipe ha spiegato che la disputa tra PSG e Mbappé rischia di prendere una svolta europea e di avere conseguenze dannose per il club parigino in vista della Champions League. Il regolamento dell’UEFA “sulle licenze dei club e sulla sostenibilità finanziaria” impone ai club che partecipano alle Coppe Europee di non avere debiti verso i propri dipendenti.

La FFF non ha inviato nulla alla UEFA riguardo alla controversia tra PSG e Mbappé

Ogni trimestre i club che partecipano alle Coppe Europee devono inviare alla UEFA un documento attestante che non hanno arretrati nei pagamenti. Il PSG doveva inviare il suo ultimo documento alla UEFA prima del 15 gennaio. A monte, il clan Mbappé aveva quindi chiesto alla FFF, che funge da intermediario con la UEFA per la concessione della “licenza di club”, di informare l’organismo europeo del contenzioso in corso con il PSG.

Ma secondo le ultime informazioni di L’Equipe, la FFF non ha trasmesso alla UEFA alcuna informazione sui famosi 55,4 milioni di euro che il clan Mbappé reclama dal PSG, considerando che il fascicolo non è chiuso da quando il PSG si è rivolto l’ultima volta al tribunale di Parigi Dicembre per contestare le decisioni prese negli ultimi mesi dalla LFP a suo svantaggio.

Senza l’allarme della FFF, la UEFA non dovrebbe quindi affrettarsi a studiare la controversia tra PSG e Mbappé, evitando così qualsiasi rischio di sanzione per il club da qui alla fine della stagione. Il caso però non è ancora chiuso e sarà il tribunale di Parigi il prossimo a pronunciarsi sulla questione.

Il tribunale giudiziario di Parigi davanti al tribunale del lavoro?

Fino ad allora, la commissione legale della LFP e la commissione congiunta della LFP avevano concordato con il giocatore, ma queste commissioni non possono costringere il PSG a pagare. L’11 dicembre, la commissione disciplinare della LFP, contattata dal clan Mbappé per costringere il PSG a pagare, ha concluso che “l’irricevibilità del rinvio” dovuto al fatto che il PSG aveva giustamente portato la LFP davanti al tribunale di Parigi per far annullare le due decisioni delle commissioni LFP.

Il clan del giocatore ha quindi cercato nelle ultime settimane il sostegno della FFF e della UEFA, ma ora dovrà attendere la decisione del tribunale, sapendo che poi saranno possibili altri ricorsi, in particolare davanti al tribunale del lavoro. Il PSG ripete da mesi di essere pronto a trovare un accordo amichevole con Mbappé, che l’entourage di quest’ultimo ha finora rifiutato. La fine della serie quindi non è per ora.

Francia

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