Probabilmente è solo questione di settimane prima che la minaccia di fallimento della SBA, durata mesi, diventi effettiva. Prima c’è stata una fase di conciliazione, richiesta da tutti gli eletti della Metropoli, che volevano anche che si traducesse in qualcosa di positivo – cioè un aiuto alla SBA da parte della Metropoli – affinché il meccanismo non crollasse. Questa non era l’opinione di
Cristina Bost.
In realtà questa conciliazione non ha portato a nulla di positivo. Da La Tribune apprendiamo quali erano le richieste dell’operatore. Questa conciliazione proponeva che Metropolis versasse ulteriori 1,6 milioni di euro all’anno alla SBA la quale, in cambio, avrebbe rinunciato a qualsiasi ulteriore profitto. Attualmente la Metropolis paga 7 milioni di euro all’anno. Quindi, con questa somma aggiuntiva, l’importo sarebbe salito a quasi 9 milioni di euro. Al che Christine Bost specifica:
«E presto addirittura a 11 milioni di euro, dato che la SBA ci chiede ora di risarcire la perdita del contratto di denominazione. Non sappiamo fino a che punto arriveranno le richieste dell’ASB e per me non si tratta di imporre un costo aggiuntivo alle finanze della Metropolis. »
Avete capito, stiamo quindi andando verso uno scenario “à la Girondins de Bordeaux”, ovvero un recupero o una liquidazione giudiziaria nella primavera del 2025. Qualunque cosa accada, il Metropolis è pronto, da meno, a riprendere lo stadio in gestione pubblica per manutenzione.
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