Chiamato in ottobre a succedere a Michel Der Zakarian, Jean-Louis Gasset purtroppo non è riuscito ad alzare l’asticella del Montpellier Hérault SC. I risultati sembrano addirittura quasi peggiori. Con la sconfitta contro l’Angers le magre speranze di restare in Ligue 1 sono definitivamente svanite. Se la stagione non è ancora finita, è chiaro che la nave pailladin sta affondando inesorabilmente, e l’allenatore col berretto, nonostante tutta la sua buona volontà, non sarà riuscito a impedirlo. Certamente le circostanze non giocarono a suo favore. Numerosi infortuni e una rosa di qualità limitata hanno ridotto il suo margine di manovra nella guida della squadra. Aspettavamo però una rivoluzione, un respiro nuovo che potesse rilanciare la squadra. Ci abbiamo creduto qualche volta, invano.
L’allenatore della MHSC alla fine si è bloccato in scelte simili a quelle del suo predecessore, affidandosi a dirigenti che, anche domenica, hanno crudelmente deluso. Nessuno, però, metterà in dubbio il suo attaccamento al club e alla città, né quello del suo fedele assistente Ghislain Printant. Il loro amore per il Montpellier è evidente, ma non sarà bastato. Questa uscita dalla pensione per una missione impossibile lascerà l’amaro in bocca. D’ora in poi l’emergenza è altrove. Il club deve imparare la lezione da questo amaro fallimento e pianificare immediatamente il futuro. Questi prossimi mesi dovranno essere dedicati alla ricostruzione, con l’obiettivo di costruire una squadra competitiva in Ligue 2, capace di puntare ad una rimonta immediata. Jean-Louis Gasset non sarà riuscito a salvare il MHSC, ma resta l’opportunità di dare nuova vita al nostro stemma nei prossimi mesi.
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