Anche se tutto ciò può sollevare interrogativi, resta difficile criticare la volontà di agire del ministro.
Come quando era ministro dell’Interno, il nuovo ministro della Giustizia occupa i media mattina, mezzogiorno e sera. Certamente influenzato dal suo mentore, l’ex presidente Nicolas Sarkozy, Gérald Darmanin entra in politica innanzitutto attraverso le acrobazie mediatiche. Ricordiamo le azioni XXL sui punti vendita in tutta la Francia. Che ha avuto solo un effetto temporaneo nonostante i conseguenti arresti. Soprattutto, hanno esaurito la polizia, che non ha avuto altra scelta se non quella di mettere da parte il resto della delinquenza quotidiana. Tuttavia, nella stessa ottica, il Guardasigilli annuncia la creazione di una prigione francese di nuova generazione. Rivolto ai 100 maggiori trafficanti di droga attualmente dietro le sbarre in Francia. Un centro di custodia cautelare ad alta sicurezza. Non ci lamenteremo di questo. Questi pezzi grossi della droga infastidiscono tutti da molto tempo. Facendo un danno particolare ai ragazzi che arruolano e a tutti questi quartieri sofferenti. La polizia sarà inoltre lieta di apprendere che a coloro che perseguono, arrestano e riescono a farsi condannare al carcere sarà ora davvero impedito di agire. Anche dalla loro cella. Il ministro ha precisato ieri domenica che intende svuotare preventivamente un carcere per adattarlo a questo tipo di detenuti, con agenti particolarmente formati. E soprattutto impermeabile a ogni influenza. Le minacce, le intimidazioni e le folli risorse finanziarie dei narcotrafficanti hanno finito per corrompere alcuni agenti penitenziari, sempre secondo il ministro. Infine, entro l’estate, promette che questi prigionieri XXL non potranno più usare i loro telefoni e quindi continuare facilmente il loro traffico. Il che sembra particolarmente incredibile nel 2025 nelle carceri francesi… Questa ricetta magica può davvero funzionare? Perché nessuno ci ha pensato prima? Gérald Darmanin sembra aver preparato bene le cose, in pochi giorni, Place Vendôme. Anche se tutto ciò può sollevare interrogativi, resta difficile criticare la volontà di agire del ministro. Resta da vedere ancora una volta se questo avrà davvero i risultati attesi… O se stanno cercando di farci ingoiare ancora una volta la famosa polvere di perlimpinpin!