Avendo la meglio su Cardiff questo sabato (23-20), l’USAP ha finalmente vinto la Challenge Cup. Dopo 13 partite di siccità.
Finalmente ! Dopo 13 partite senza vincere nemmeno una partita di Coppa dei Campioni, l’USAP ha finalmente vinto questo sabato pomeriggio. Contro i gallesi di Cardiff, il sangue e l’oro hanno messo fine a questa striscia nera prendendo il sopravvento (23-20). Hanno ottenuto una vittoria importante per la qualificazione. Perché l’USAP resta in corsa per assicurarsi gli ottavi di finale la prossima primavera.
Anche se, bisogna ammetterlo, forse manca un po’ di bonus offensivo nel finale. Un punto in più che avrebbe consentito, al tempo stesso, di togliere al Cardiff il bonus difensivo. Perché allo stato attuale delle cose, i gallesi (3°) restano in testa alla classifica, con un piccolo vantaggio (7 punti) su Perpignan (4°, 6 punti). Il problema è che i catalani restano a tiro dei Ghepardi, o anche delle Zebre, che si affrontano questa domenica (14:00). La qualificazione è ancora possibile, ma sarà dura.
Non importa, in ogni caso hanno vinto gli uomini di Franck Azéma. Hanno segnato tre mete – anche se avrebbero potuto segnare due volte – e si danno una piccola iniezione di fiducia per il futuro.
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Bisognerà convalidare la qualificazione a Parma
Perché con la squadra schierata in campo l’obiettivo era chiaro: ridare fiducia ad alcuni, spazio ad altri, possibilità di mettersi in mostra ai giovani. Tutto questo mix di giocatori offriva inizialmente un’antologia di palloni persi e cattive trasmissioni. Ciò ha frustrato Aimé-Giral, i tifosi e i giocatori sul campo. Prima di liberarsi, proprio alla fine del primo periodo, con una bella corsa dell’esterno fijiano Setareki Toganiyadrava, che ha servito Tommaso Allan su un plateau (10-3, 40esimo).
E se i catalani hanno subito concesso una meta a inizio ripresa a Lee-Lo (43°), andranno avanti con uno scintillante Apisai Naqalevu. Il centro fijiano, entrato al posto di Job Poulet al 49′, ha messo a segno una mezz’ora straordinaria. In attacco ha migliorato tutte le sue palle. E i suoi primi due hanno permesso all’USAP di segnare la sua seconda meta, chiudendo Tavite Veredamu (18-10, 50esimo). Poi Lucas Velarte, in uscita dalla mischia, ci ha permesso di sognare il bonus offensivo (23-13, 62esimo).
Purtroppo, né la svolta di Tavite Veredamu (57°) né quella di Antoine Aucagne (73°) sono state premiate con punti alla fine. Il che lascia, ancora una volta, rimpianti in termini di gioco offensivo. Come troppe volte in questa stagione, i giocatori di David Marty avrebbero dovuto segnare di più e liberarsi come hanno fatto così bene la scorsa stagione. “Siamo anche riusciti a segnare tre mete. In attacco siamo riusciti a realizzare delle azioni. Anche se di tanto in tanto forse avremmo potuto segnarne una o due in più. Ecco cosa “Cercavamo il punto bonus ma ehi , penso che abbiamo gestito bene la fine della partita e abbiamo ottenuto la vittoria.”fa arrabbiare Gérald Bastide, tecnico della difesa, che guarda al riposo e all’ultima partita a Parma, domenica prossima (16:15). “La qualificazione è una cosa importante. Giocare una partita finale, è passato molto, molto tempo dall’ultima volta che ne abbiamo giocata una”.
Ovviamente la squadra che andrà in Italia sarà composta per tre quarti da giocatori che non affronteranno il Bayonne la settimana successiva. Ma non sarà priva di ambizioni. Questa qualificazione, tutto questo gruppo la vuole.