In occasione della cena di Natale, il “Diner des Légendes” allo Stade Rennais, l’ex attaccante dei Girondins de Bordeaux, Sylvain Wiltordha parlato dei suoi aneddoti con il Rennes. Il Rennes gli ha cambiato la vita?
“Sono arrivato a Rennes a 17 anni, venivo dalla regione parigina. Mi ha cambiato. Spesso, ricordo che uno dei primi articoli che ho scritto, dicevo che era la mia via d’uscita. Ho imparato il mestiere a Rennes… Beh, ho imparato anche un po’ sulla follia (ride). Ma è normale. Sono cresciuto allo Stade Rennais, ho girato tutta la Bretagna, scoprendo piccole città. Sono cresciuto come uomo, è un vero piacere essere passato allo Stade Rennais”.
Si ricordò del suo arrivo in Bretagna.
“Non conoscevo affatto il Rennes e mi sono detto che era un grande club. Allora ho chiesto al tassista di portarmi allo Stade Rennais. Mi dice ok, non c’è problema. Mi ha lasciato al velodromo, infatti non sapeva niente. È stato Yves Colleu a venirmi a prendere. Beh, sono arrivato a 17 anni e sono rimasto allo Stade Rennais per 6 anni, poi dopo ho fatto una piccola carriera (ride)”.
Si ricorda la sua prima partita?
“Sono entrato al centro alle 17, dovevo giocare alle 18 e mezzo. Era una partita della Coupe de la Ligue, Rennes-Montpellier. Non conosco più il risultato, ma d’altra parte so che avevo scambiato la maglia con Fabrice Divert. Ero un sostituto, ma ero in procinto di entrare nello spogliatoio professionistico. Mi sono allenato molto con loro, ma sono andato a prenotare. A poco a poco ho raschiato, ho raschiato”.
Poi, a fine carriera, è tornato al Rennes.
“Dieci anni dopo… ho finito a Lione, e Pierre Dréossi che mi ha chiamato… ho detto con piacere, e non ho pagato troppo (sorride). È andata bene per un anno e mezzo. All’inizio Pierre era un allenatore, un dirigente, abbiamo avuto risultati altalenanti. Al mio ritorno, questa prima partita contro il Metz, ho ancora i brividi. Questo ritorno al Rennes è stato eccezionale”.
Trascrizione Girondins4Ever