Dalla promessa del Lille allo status di eroe del Liverpool, Divock Origi è oggi in esilio in Italia, dove percepisce il secondo ingaggio più alto nello spogliatoio milanista.
Eroe della Champions League vinta dal Liverpool nel 2019 durante la quale segnò una doppietta contro l'FC Barcelona (4-0) e segnò ancora nella finale contro il Tottenham (2-0), Divock Origi (29 anni) è oggi assente dai radar . Arrivato libero al Milan nel 2022, dove puntava a minutaggio e ad uno status più consistente, non è riuscito a mettere in mostra il suo talento (36 partite per 1187 minuti, 2 gol e un assist). Assente dal tabellino dal 28 maggio 2023 in Lombardia, ha vissuto un prestito da incubo al Nottingham Forest l'anno precedente e ora non rientra più nei piani.
“Ora parliamo del presente, qualche giorno fa parlavamo del futuro. […] Origi e Ballo-Touré non rientrano nel progetto della prima squadra ma verranno convocati nel Milan Futuro (riserve del Milan)»esclamò Zlatan Ibrahimovic durante la conferenza stampa di presentazione di Paulo Fonseca, nuovo allenatore dei rossoneri, la scorsa estate. L'attaccante belga, a bordo campo, tuttavia non gioca nemmeno con la riserva del club lombardo, accontentandosi di allenamenti individuali con un allenatore specifico.
Uno stipendio XXL
In una situazione del genere, un giocatore cerca spesso, e con tutti i mezzi, di lasciare il proprio club per trovare una nuova base e rilanciare la propria carriera. È quello che ha tentato invano Fodé Ballo-Touré negli ultimi mesi. Dal canto suo, Divock Origi non avrebbe nemmeno provato a sottrarsi al trattamento ricevuto in casa rossonera. IL Posta quotidianaun media britannico creato nel 1896, ha recentemente esaminato il suo caso, facendo alcune rivelazioni. L'ex Mastino, per beneficiare delle agevolazioni fiscali concesse ai lavoratori stranieri in Italia, deve restare nel Paese per almeno sei mesi l'anno. Un decreto locale che violerebbe se dovesse lasciare il Milan.
Divock Origi, il cui contratto scade nel 2026, non è pronto a fare le valigie e la dirigenza lombarda non prenderà iniziative per rescindere il suo contratto vista la sua retribuzione. Il belga riceverebbe in Italia uno stipendio da 3,5 milioni di euro all'anno. Si tratta del secondo ingaggio più alto nello spogliatoio, subito dietro a quello di Rafael Leao. Ma mentre il secondo è florido ed è diventato il traino del Milan, il primo non sembra pronto a ricomparire in campo in Serie A. Due traiettorie opposte.
Un debutto ricco di promesse
Prima di approdare a Liverpool, dove è diventato una sorta di mito in seguito ai successi ottenuti dai Reds, Divock Origi ha disputato una serie di prestazioni ricche di promesse nel Nord. Arrivato al LOSC nel 2010 per continuare la sua formazione, è entrato a far parte della squadra professionistica tre anni dopo, nell'estate del 2013. Gli è bastato un anno, un anno durante il quale ha segnato sei gol e fornito un assist in 35 presenze (1585 minuti), per essere arruolato dalla formazione britannica. Ha speso più di dodici milioni di euro per assicurarsi i suoi servizi. Prestito al Lille l'anno successivo, ha segnato nove gol, per quattro assist, in 44 partite (2958 minuti).