Dall'inizio della stagione, quando si tratta di formare un gruppo di 20 giorni per ogni giornata, l'HSC del Montpellier naviga in acque agitate, tra numerosi (e ripetuti) infortuni e qualche squalifica, complicando il compito degli allenatori. Prima Michel Der Zakarian, poi adesso Jean-Louis Gasset, hanno dovuto destreggiarsi con una squadra spesso priva di elementi chiave. Nonostante queste difficoltà e con stile, l'MHSC è riuscito finalmente a fare bene lo scorso fine settimana, con la vittoria contro il Brest.
Questo risultato positivo, vero patrimonio della mente, potrebbe essere rafforzato dal ritorno di diversi dirigenti in vista del prossimo incontro contro l'AS Saint-Étienne, segnando forse la fine di un periodo di carenza e l'inizio di… problemi detto “ricco persone”. La prossima uscita potrebbe quindi essere segnata soprattutto dal risveglio di Téji Savanier, Joris Chotard e Becir Omeragic, giocatori fondamentali ma assenti per diverse settimane per diversi motivi. Di solito titolari, il loro ritorno solleva una questione delicata per Gasset: come reintegrarli senza rompere la dinamica collettiva osservata contro il Brest? Una domanda che non ci saremmo posti nemmeno prima di questa partita contro i Bretoni visto che i giocatori in campo erano lontani dalle aspettative. Questa volta questi ultimi hanno dimostrato sul campo di avere le armi per affrontare la sfida di mantenersi, anche in assenza di alcuni dirigenti, e di meritare di essere confermati. A centrocampo, le assenze di Jordan Ferri e Birama Touré, squalificati per la trasferta di Saint-Étienne, semplificheranno (quasi) un po' le scelte di Gasset a centrocampo, anche se bisognerà ridefinire equilibri e automatismi. Da notare inoltre che viene preso in considerazione anche il ritorno di Khalil Fayad.
Sull’asse difensivo, invece, la situazione sembra più complessa. L'inserimento di Omeragic comporta scelte strategiche, in particolare con le giuste prestazioni di Modibo Sagnan e soprattutto quelle interessanti dell'ultimo arrivato, Nikola Maksimovic. Con questi rientri e nessuno si lamenterà, Gasset dovrà fare i conti con una maggiore concorrenza in rosa, situazione che contrasta con le difficoltà di rotazione di inizio stagione. Molti giovani hanno dovuto essere gettati nella zona difensiva (Dzodic, Mouanga, ecc.).
Questa situazione potrebbe, infatti, costringere i soliti titolari a superarsi per mantenere il posto e permettere ai più giovani o ai meno esperti di brillare. Questa emulazione potrebbe in definitiva portare benefici a tutta la squadra, rafforzando una rosa che, in mancanza di coerenza nella stabilità dei giocatori, potrebbe trovare consistenza nei risultati. Di fronte a una squadra del Saint-Étienne in cerca di riscatto dopo la sconfitta nel derby, questa trasferta sarà un ulteriore banco di prova per il Montpellier. Jean-Louis Gasset, ex allenatore dei Verdi, conosce bene questa particolare atmosfera dello Chaudron e l'esperienza potrebbe giocare a favore dell'MHSC. Per i tifosi è il momento di sperare. Se infortuni e sospensioni hanno finora ostacolato il progresso dell’MHSC, la capacità del nuovo staff di gestire la propria forza lavoro e stabilire una sana competizione potrebbe spingere la squadra verso un orizzonte meno oscuro.