Venerdì la DNCG ha pronunciato la retrocessione temporanea del Lione, a causa della sua situazione finanziaria. La guardia di finanza ha inoltre vietato al club del Rodano di effettuare assunzioni e ne ha regolamentato le buste paga. Misure che, per alcuni osservatori, arrivano molto tardi. John Textor ritiene che dobbiamo esaminare la situazione “globalmente”.
In una conferenza stampa, l'americano si è rammaricato di ciò che l'organismo di controllo gli ha detto “come gestire” i suoi affari. Ha ammesso un deficit di 100 milioni di euro, ma ha sottolineato la buona salute finanziaria del gruppo dell'Aquila. L'imprenditore ha inoltre affermato che nei prossimi mesi riequilibrerà i conti.
Un debito di oltre 500 milioni di euro
Secondo lui, a dicembre verranno apportati 75 milioni di euro, provenienti da partecipazioni e/o trasferimenti di giocatori del gruppo Eagle Football Holdings, oltre ad altri 40 milioni legati alla vendita del 45,3% delle azioni del Crystal Palace. Non è finita: all'inizio del 2025 dovrebbero essere versati ancora altri 100 milioni di euro, senza contare le cessioni dei giocatori e la firma del prestito attualmente in trattativa. Infine, l'americano prevede un calo delle buste paga che passerebbero da 128,4 milioni di euro nel 2024-2025 a 74,3 milioni nel 2025-2026.
Alcune fonti sostengono che il club del Lione dovrà ripagare un debito di 200 milioni di euro entro la fine della stagione. Ricordiamo che dall'acquisizione da parte di Textor nel 2022, il debito complessivo del club è aumentato da 330 milioni a oltre 500 milioni di euro. Insomma, davvero, a Lione va tutto bene.
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