Tifosi: La CUP vieta il tifo nel 2024, altre sanzioni in vista

Tifosi: La CUP vieta il tifo nel 2024, altre sanzioni in vista
Tifosi: La CUP vieta il tifo nel 2024, altre sanzioni in vista
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A seguito del tifo “Palestina Libera” schierato durante il PSG/Atlético, il Collectif Ultras Paris è stato bandito dal tifo dal PSG fino alla fine del 2024. E dovrebbero arrivare altre sanzioni da parte del club.

Le tifo «Palestina libera» rivelato prima del PSG/Atlético Madrid (1-2) mercoledì sera ha avuto conseguenze per gli autori, il Collectif Ultras Paris du Virage Auteuil. Il PSG, tramite il suo direttore generale Victoriano Melero, si è riunito questo venerdì in compagnia della FFF ed è stato ricevuto dal ministro dello Sport Gil Avérous, dal segretario di Stato incaricato della cittadinanza e della lotta alla discriminazione Othman Nasrou e dalla polizia di Parigi capo Laurent Nuñez.

Il PSG su iniziativa delle sanzioni

Poche ore dopo l'incontro, cadono le prime sanzioni e la CUP non ha più accesso al Parco dei Principi al di fuori dei giorni delle partite. Impossibile quindi organizzare un'eventuale preparazione pre-partita, ma ormai è inutile dato che il Ministero ha validato la proposta del PSG di vietare il tifo fino alla fine dell'anno solare 2024.

Negli ultimi due mesi dell'anno mancano tre partite al Parc, più una possibile quarta nella Coupe de , cosa abbastanza improbabile visto come funziona il sorteggio, ma un solo cartellone con la ricezione dell'OL il prossimo 15 dicembre. . Anche le altre partite, PSG/Tolosa e PSG/Nantes, rientreranno nel quadro di questo divieto di tifo.

Altre sanzioni in arrivo

Ma il PSG, che assicura che la CUP no “non ha rispettato le regole” vincolanti le due parti, dovrebbe annunciare anche altre sanzioni a medio termine. Verrà messa in atto una procedura molto più rigorosa per il controllo dei tifo, in particolare per garantire l'assenza di messaggi di carattere politico, mentre altre sanzioni dovrebbero colpire il CUP. Ne L'Equipe si parla in particolare dei divieti da stadio per i membri del collettivo parigino.

Ricordiamo che la UEFA non ha avviato alcun procedimento contro il PSG perché “il banner visualizzato non può essere considerato provocatorio o offensivo nel caso specifico.”


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