La scorsa stagione ha forse segnato una svolta nel progetto qatariota del PSG. Dopo aver speso cifre colossali sul mercato per permettersi le migliori stelle del calcio mondiale, da Zlatan Ibrahimovic a Kylian Mbappé, Neymar e Lionel Messi, il club parigino ha deciso di cambiare metodo cedendo le redini del club a Luis Enrique Luis Campos. I due uomini dovevano gettare le basi di un nuovo progetto, meno sfarzoso, più collettivo.
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L'allenatore spagnolo, con le sue idee di gioco e la sua voglia di non affidarsi a un solo giocatore, e il leader portoghese, grazie alla sua rete, hanno dovuto costruire una squadra competitiva e più unita. Perché dopo aver provato ad accatastare i nomi per permettersi la C1, senza successo, il PSG sperava di riuscirci diversamente. Ma dopo un anno e mezzo è chiaro che il progetto ha già dei limiti. In questa stagione, e per la prima volta da molto tempo, il PSG non è mai sembrato così poco temuto in Europa. Con 4 punti in 4 partite (di cui 3 casalinghe) in Champions League con un pietoso 25esimo posto in classifica, il Paris è in difficoltà e la squadra, con questa assenza del numero 9, lascia perplessi.
Il Qatar ha investito molto meno
Cosa mette in discussione il progetto QSI? Non proprio. La squadra rivela così che da parte di Doha osserviamo la situazione del club con una certa distanza “perché l’interesse e le richieste prima del Mondiale 2022 non sono più le stesse”. QSI vuole investire meno nel club, anche se in due anni ha perso più di 550 milioni (cessioni escluse). A prova di questo nuovo corso, una sorprendente eliminazione a gennaio in Champions League non spingerebbe il Qatar a cambiare i suoi piani con Luis Enrique e il nuovo progetto del club.
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Il club della capitale giustifica questa scelta con la volontà di essere in continuità, spiegando che l'instabilità del passato non ha permesso di vincere neanche questa ambita Champions League. Anche il discorso di Nasser al-Khelaifi è cambiato poiché anche lui sembra essere più tollerante. Dopo questa sconfitta contro l'Atlético de Madrid, il presidente del PSG ha ritenuto che il club fosse sulla strada giusta. Il quotidiano francese spiega che questo discorso conferma chiaramente la volontà di accettare questo declassamento europeo e di non essere più un gigante del calcio europeo per qualche anno. Ma non sono sicuro che questo faccia davvero piacere ai tifosi parigini.
Pub. IL 08/11/2024 08:50
– AGGIORNAMENTO 08/11/2024 19:28
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