Come ogni settimana, il Night Club Sainté vi dà appuntamento questo lunedì sera. L'occasione per ripercorrere la vittoria dell'ASSE contro lo Strasburgo in compagnia di Martin Mosnier, giornalista di Eurosport. Estratti.
La migliore copia di ASSE
Martin Mosnier (Eurosport): “Siamo ovviamente soddisfatti. Avevamo capito che in questa stagione non avremmo dominato nessuno. Avevamo capito chiaramente che il Saint-Étienne avrebbe sofferto dall'inizio alla fine, almeno fino alla finestra di mercato invernale. Direi che questa partita è probabilmente quella in cui i Verdi hanno concesso meno occasioni, il che rappresenta già un miglioramento rispetto al loro principale punto debole da inizio stagione. Vale a dire che per me resta forse la peggior squadra difensiva d'Europa. In difesa è un disastro: ad ogni intrusione avversaria tremiamo. Ma lì, senza parlare di serenità – sarebbe prematuro – ho sentito un po’ più di solidità, il che è incoraggiante, anche se preoccupante.
Davanti a noi non è ancora il Brasile degli anni 70, siamo ancora molto, molto lontani da esso. Nonostante tutto, abbiamo visto qualche sprazzo di gioco qua e là, e il risultato rimane logico. Contro il Lille è stato comunque un colpo di fortuna perché il Lille aveva dominato e noi ce l'avevamo fatta per miracolo. Contro l'Auxerre ha perso il difensore centrale nel riscaldamento e nonostante ciò il Saint-Étienne ha concesso molte occasioni, ma Davitashvili era in fiamme. Questa volta ho l'impressione che ci sia stata una performance collettiva un po' più compiuta. Ancora una volta, non è Bisanzio, ma non credo di aver visto niente di meglio quest'anno.”
Il Bouchouari – La promessa delle pecore
Martin Mosnier (Eurosport): “Mi è piaciuto molto il centrocampo dell'ASSE contro il Lille con Amougou, Moueffek ed Ekwah, anche se questo trio sembrava un po' spaesato. Ammetto che sono rimasto piacevolmente sorpreso da Bouchouari, che non mi è piaciuto. Mi aspettavo di più a questo livello, sinceramente È stato poco utilizzato a inizio stagione e abbiamo avuto l'impressione che fosse un po' perso in Ligue 2, mentre il Saint-Étienne progrediva senza di lui avevo dubbi sulla sua capacità di essere decisivo, o anche solo d'impatto efficace in partita avevo anche delle riserve sulla sua capacità di pressare e imporsi fisicamente, ma mi ha piacevolmente sorpreso, e mi sbaglio, tanto meglio.
Per quanto riguarda Mouton, ogni volta che entra in campo, sento qualcosa di promettente in questo giovane. È ancora troppo presto per trarre conclusioni, ma la situazione ha acquisito consistenza. Ha fatto un'ottima partita e ha meritato il posto tra gli undici titolari. Detto questo, si vede che in questo ambiente manca ancora qualcosa: un giocatore essenziale, con spessore, sia fisico che di esperienza. Questo è uno dei problemi dei Verdi, perché la difesa non è sufficientemente protetta. Questi quattro, al momento, non sono ancora pronti per essere titolari indiscutibili, e quindi ci sarà un po' di turnover. Ma da quello che abbiamo visto questo fine settimana, Mouton e Bouchouari si sono mostrati promettenti. Tuttavia, queste rimangono per ora semplici promesse; E’ ancora troppo presto per emozionarsi”.