Gianluigi Donnarumma, portiere 25enne, non ha preso parte alla vittoria per 1-0 contro il Lens questo sabato nell'ambito della 10a giornata di Ligue 1 (Riepilogo video PSG/Lens). Tuttavia, ha parlato a margine di questa partita in un'intervista su Sportmediaset e ha rivelato il suo sogno al PSG e le critiche che sopporta regolarmente.
Donnarumma « Mi sento uno dei leader della squadra e sogno di vincere la Champions League al PSG”.
“Mi trovo bene a Parigi, ora mi sento anche molto bene grazie alla nascita di mio figlio. Mi sento uno dei leader della squadra e sogno di vincere la Champions League al PSG.
Sento la responsabilità di dare qualcosa ai nuovi arrivati. E poi per fortuna abbiamo un capitano (Marquinhos) che è un bravissimo capitano, ci tiene tutti in riga, aiuta i nuovi giovani a crescere.
Donnarumma « Sono molto autocritico con me stesso”
Sono molto autocritico con me stesso. Alla fine della partita cerco sempre di capire cosa posso fare meglio, cosa si poteva fare di più, magari con un gol subito.
Da quando ho lasciato l’Italia sono stato un po’ troppo concentrato, è un po’ fastidioso ma ora ho le spalle larghe, quindi so come funziona e so cosa devo fare per restare nella mia bolla. »
Donnarumma è un uomo forte al PSG, anche se molti dubitano del suo livello. È capace del peggio così come del meglio e questa è una cosa che non va bene per tutti. Sappiamo anche che più i personaggi del calcio esprimono dubbi, più le reti abbondano di messaggi negativi e talvolta offensivi.
Donnarumma però è un leader della squadra, ama la società, i tifosi e non ha mai mancato di salutare il pubblico. È apprezzato da tutti, il che lo rende una figura fondamentale nella rosa. È una delle migliori guardie sulla sua linea di porta e questo non importa a tutti, anche se è il fondamento della posizione.
È nella media sui piedi, ma non catastrofico. Infine, ha un gap enorme, sono le sortite aeree, non riesce a superarlo, non sta facendo progressi. Non possiamo però ridurlo a questo difetto, lui è molto di più, per il PSG e compagni. Tocca a lui crescere per dimostrare che è capace di essere un giocatore più completo.