Si tratta di un nuovo cavallo di battaglia che il governo non intende abbandonare. Due settimane dopo le polemiche su OM-PSG, il segretario di Stato Othman Nasrou ha denunciato la Lega calcio professionistica (LFP) in seguito ai cori omofobi sentiti durante la partita Saint-Étienne-Strasburgo di Ligue 1. Ha criticato il fatto che la partita non fosse stata si è interrotto, ricordando che le autorità avevano espresso il desiderio di lottare contro l'omofobia negli stadi. “La LFP deve spiegarci perché la partita Saint-Étienne-Strasburgo non è stata interrotta”, ha pubblicato il membro del governo su X. Anche il collettivo “Rouge Direct” ha denunciato questi cori sui social network, chiedendo un intervento del governo e annunciando denunce contro la LFP e la piattaforma di trasmissione DAZN.
Il governo non lascia andare questo problema
In precedenza, il ministro degli Interni Bruno Retailleau e il ministro dello Sport Gil Avérous avevano discusso con i leader del calcio francese le misure da adottare di fronte ai comportamenti discriminatori negli stadi, in particolare attraverso il protocollo FIFA. Questo protocollo prevede la sospensione delle partite o addirittura la sconfitta della squadra inadempiente. Retailleau ha tuttavia espresso riserve sulle interruzioni delle partite, ritenendole “molto complicate” e inadeguate, a differenza di Avérous che sostiene un'applicazione rigorosa di queste misure.
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Per riassumere
Due settimane dopo il prepartita OM-PSG che ha suscitato polemiche, la questione dei cori omofobici torna sul tavolo dinanzi all'OL-ASSE. In effetti, a margine della vittoria dell'ASSE contro lo Strasburgo, sono state cantate delle canzoni.
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