“Ho discusso di ASSE con Sagnol prima di firmare”

“Ho discusso di ASSE con Sagnol prima di firmare”
“Ho discusso di ASSE con Sagnol prima di firmare”
-

Zuriko Davitashvili, accompagnato da un traduttore, ha tenuto questo giovedì a mezzogiorno la sua prima conferenza stampa all’ASSE. L’occasione per lui di parlare della sua tripletta contro l’Auxerre, Georgia e del suo arrivo al Forez quest’estate.

Zuriko Davitashvili: “Venire al Saint-Étienne è stata una mia scelta. C’erano altre offerte ma ero già venuto a giocare con il Bordeaux a Saint-Étienne e avevo visto il fervore intorno al club, quindi ho preso subito la decisione di venire all’ASSE e ho potuto. parlare con Willy Sagnol, il mio allenatore (Willy Sagnol, ndr, è originario di Saint-Étienne, ndr), parlare con lui mi ha aiutato anche a decidere di iscrivermi all’ASSE.

Statisticamente ho avuto un buon inizio di stagione, se prima della ripresa del campionato mi avessero detto che avrei segnato tre gol e fornito due assist dopo sette giornate, probabilmente avrei firmato subito. Questo è incoraggiante per il futuro, continuerò a lavorare per fare del mio meglio per aumentare ulteriormente il mio contributo statistico. Contro l’Auxerre questa tripletta è stata per me davvero un’emozione molto forte. Non mi aspettavo di ricevere così tanti ringraziamenti dopo l’incontro. Non ho potuto godermi davvero questo momento con la squadra perché dovevo partire velocemente con la Georgia per la selezione, ma sono sicuro che tutti i miei compagni di squadra erano molto contenti per me.

Mi sento al 100% dopo le due partite con la Georgia, ho avuto qualche crampo ma niente di particolare da segnalare. Partecipare alla selezione mi permette di mantenermi in forma. Questo fine settimana si presenterà il Lens, è una squadra molto forte ma giochiamo in casa quindi anche noi avremo la nostra possibilità”.

10€ offertisenza estrarre la carta di credito su ZEbet con il codice EVECT10 !



Soccer

-

PREV Chancel Mbemba ritorna nel gruppo professionistico
NEXT AS Monaco – LOSC: Bruno Genesio vuole invertire la maledizione delle trasferte