“È una macchia”, il caso Mbappé visto dal Belgio

“È una macchia”, il caso Mbappé visto dal Belgio
“È una macchia”, il caso Mbappé visto dal Belgio
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Alla vigilia della sfida di Nations League tra Belgio e Francia, la polemica su Mbappé ovviamente non è sfuggita ai Red Devils.

Kylian Mbappé non selezionato nella squadra francese Per questo raduno internazionale di ottobre perché ritenuto sminuito da Didier Deschamps, la notizia ha inevitabilmente suscitato scalpore mentre il principale interessato galoppava contemporaneamente nelle fila del Real Madrid. Così quando il capitano dei Blues, la sera della partita dei suoi compagni contro Israele, si ritrova sorpreso in una discoteca di Stoccolma, in Svezia, la polemica inevitabilmente si inasprisce.

Tra i belgi, futuri avversari dei francesi nella Società delle Nazioni, questo lunedì a Bruxelles si commenta ovviamente il caso Mbappé. Soprattutto perché i Red Devils devono fare i conti anche con l’assenza del loro capitano, Kevin De Bruyne. “ Uno gioca nel Real, l’altro nel Manchester City. Sono partiti per giocare 50 partite. È umano pensare a come gestire il proprio corpo. Non mi scandalizza », Giudica l’attaccante belga Christian Benteke su RMC. Però chi arbitra da due anni a Washington, in MLS, capisce volentieri la polemica: “ Mbappé è più di un calciatore, è un’immagine, è anche l’immagine della Francia, che ci piaccia o no. E’ vero che è una macchia… »

“Stiamo facendo un po’ troppo”, giudica Tchouaméni

Interrogato sull’argomento questa domenica in conferenza stampa, Aurélien Tchouaméni, portatore ad interim della fascia al braccio, ha completamente scagionato il suo compagno di squadra. “ Francamente, penso che lo stiamo facendo un po’ troppo. Ognuno ha il diritto di pensare quello che vuole, ma ogni volta che si tratta di Kylian la cosa assume proporzioni sproporzionaterespira il centrocampista del Merengue. Abbiamo parlato con lui prima e dopo la partita, e dove lo ha seguito non ha necessariamente importanza, davvero. Il suo amore per la squadra francese non è più da smantellare. »

Didier Deschamps, dal canto suo, vuole essere più sfumato, assicurando di comprendere il disagio creato da questa gestione disastrosa: “ Ognuno avrà la propria percezione. Libero per lui
(Mbappé, ndr). Ciò non significa che non abbia guardato la partita o inviato messaggi. Me ne ha mandati alcuni. Se questo dà fastidio a qualcuno… Se era dov’era, era perché non aveva alcun obbligo con il suo club. Dopo sono pronto a capire certe persone ma – questo non è difenderlo finemente a difenderlo – lui è nella sua vita privata… E la sua non è privata, perché sappiamo dove si trova. »

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