Seri senza sedurre, i Blues spengono Israele

Seri senza sedurre, i Blues spengono Israele
Seri senza sedurre, i Blues spengono Israele
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Non sorprende che la squadra francese abbia dominato Israele (1-4) giovedì sera nella Società delle Nazioni, in un’atmosfera cupa in Ungheria.

Ci sono serate a cui non bisogna mancare, altrimenti vedrete fioccare le critiche e approfondire i dubbi. Se nessuno salirà il sipario dopo il grande successo dei Blues contro Israele (1-4) – non c’è niente di sbagliato nella 79esima nazione della FIFA – dobbiamo comunque rendere omaggio alla serietà e all’impegno di questa “nuova era” della squadra francese. Senza forzare il proprio talento né convincere del tutto, consapevoli della propria superiorità e con una rosa molto più numerosa, come le copie di Nkunku, Camavinga o le belle entrate in campo di Guendouzi e Barcola, gli uomini di Didier Deschamps sono riusciti a districarsi dal pantano ungherese, in l’atmosfera di una partita di second’ordine. Un successo che ci permette di guardare con serenità alla trasferta di lunedì a Bruxelles, contro il Belgio. I belgi autori del pareggio contro l’Italia (2-2), che lascia la Francia seconda nella classifica del girone A2 della Società delle Nazioni.

Un’atmosfera lunare

Tutti erano avvisati e nessuno si è stupito nel vedere una Bozsik Arena quasi vuota con soli 2.226 spettatori, tra cui un centinaio di francesi, per una capienza di 8.250 posti. Costretto all’esilio in Ungheria dopo gli attentati del 7 ottobre, Israele gioca le sue partite internazionali nell’indifferenza generale. E anche l’arrivo della squadra francese non si è rivelato vincente. Attraversando la città in giornata, alcuni curiosi, e anche turisti francesi, hanno scoperto la presenza dei Blues a Budapest per questo incontro! Per quanto riguarda l’atmosfera della partita, degna di una partita di terza divisione giocata sotto una pioggia battente, bisognava stropicciarsi gli occhi per immaginare di assistere ad una partita internazionale perché l’ambiente serale non era favorevole. Cornice ideale per un match trap con i Blues abituati alle calde serate di Champions League o dei rispettivi campionati.

I Blues non hanno sedotto contro un Israele troppo debole

Per la sua prima partita ufficiale senza Antoine Griezmann… dallo spareggio di ritorno contro l’Ucraina nel 2013, Didier Deschamps si è affidato a Michaël Olise per sostituirlo al posto di numero 10, rilanciando anche Christopher Nkunku schierato sulla sinistra dell’attacco e da offrendo ad Aurélien Tchouaméni la fascia di capitano (la 132esima nella storia della squadra francese). Contro gli israeliani ci aspettavamo che i francesi fossero incisivi e taglienti fin dall’inizio, un modo per dimostrare che la lezione di un ritorno a scuola nella media a settembre (sconfitta per 1-3 contro l’Italia, vittoria per 2-0 contro il Belgio) era stata conservata. . Ciò è avvenuto rapidamente con il punteggio di apertura di Eduardo Camavinga (0-1, 7°) dopo un tiro mal negoziato del portiere israeliano Omri Glazer. Il suo secondo gol in 22 presenze.

Nkunku fa punti, Olise (molto) lontano dalla meta

Senza forzare troppo e in un incontro a bassa intensità, il collettivo azzurro è sembrato lanciato. Mancato. Troppo passivi, come Koundé e Saliba, i francesi sono tuttavia sorpresi da Gandelman che ha ingannato Maignan con un bel colpo di testa (1-1, 24esimo). Ma in questo tipo di incontri, di fronte a un avversario sulla carta molto più debole, può bastare un lampo individuale per cambiare la situazione. Missione riuscita da Christopher Nkunku, marcatore dopo un bel numero in cui ha resistito a quattro giocatori prima di segnare il suo primo gol per la selezione (1-2, 28esimo). Al di là del gol, il giocatore del Chelsea ha fatto una bella copia in un contesto non favorevole agli arabeschi contro l’ultra difensiva israeliana. Per fare un confronto, Olise, previsto per sostituire Griezmann, ha mancato tutto, mostrando a volte un sorprendente disinteresse per la sua terza selezione. Di fronte a un Israele comunque valoroso in ambito extra-calcistico, i Blues hanno concluso l’opera grazie a Mattéo Guendouzi (1-3, 87°) e Bradley Barcola (1-4, 88°) al termine della partita. Efficace se non attraente, anche senza Kylian Mbappé. Questo basta per un giovedì sera nel totale anonimato a Budapest. Venerdì mattina tutti avranno già dimenticato questo incontro.

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